Gli anziani e le proteste di Barete
Barete – Riceviamo dal capogruppo di maggioranza Claudio Gregori: “Gentile redazione, in riferimento a quanto si scrive sulla “protesta degli anziani” mi preme fare delle precisazioni in merito. Purtroppo le doglianze riportate a nome del sig. Mario Giangrossi altro non rappresentano che l’ennesimo tentativo di una minima parte della popolazione Baretana che è addirittura arrivata a nascondersi nell’anonimato usando persino il nome di un caro concittadino deceduto il 20/07/1983. A tal proposito rivolgo personalmente le scuse e la mia vicinanza ai famigliari del sig. Mario Giangrossi che inopinatamente ed in modo del tutto improvvido è stato riportato agli onori della cronaca da uno sparuto gruppo di miserabili.
Inoltre, l’Amministrazione comunale, che ho l’onore di rappresentare, sin dal giorno del suo insediamento sta profondendo il massimo sforzo per il raggiungimento di importanti risultati, di cui alcuni già raggiunti e visibili perché sotto gli occhi di tutti.
Il centro anziani preesistente al sisma è stato abbattuto per i gravi danni riportati e con il contributo del Senato della Repubblica è stato realizzato il nuovo asilo comunale inaugurato dal presidente Schifani.
Con la donazione dell’Associazione Sorelle Masolini di Udine, è stato costruito un locale per i bambini destinato ad attività ludo ricreative, per loro espressa volontà. Riguardo l’istituzione di un asilo nido, al servizio di tutti i paesi dell’alta Valle dell’Aterno, non rappresenta altro che un piccolo passo verso la modernizzazione delle nostre zone interne dove spesso si ha difficoltà a reperire strutture di questo tipo, con l’augurio che in breve tempo possa raggiungere un elevato numero di bambini che saranno il futuro del nostro territorio che senza prospettive di questo tipo è destinato a scomparire.
La struttura offerta dall’Amministrazione comunale per realizzare il centro anziani, situata nei pressi del campo sportivo, che pretestuosamente viene indicata lontano dal paese, dista dal paese stesso appena 200 metri e sarebbe stata ultimata e attivata nel giro di pochissimo tempo solo se avessero manifestato la volontà nell’utilizzo, ed è comunque tutt’ora disponibile qualora decidessero di usufruirne.
Infine mi viene da ricordare agli autori dell’articolo, che per me è come se lo avessero firmato tant’è che ne siamo certi di chi siano, che lo scrivente da presidente della Pro Loco “Lavaretum” ha richiesto alle precedenti amministrazioni a loro vicino, una sede per l’associazione senza mai ottenere una risposta benché negativa, e che abbiano il coraggio di affermare le proprie idee firmando con il proprio nome senza ricorrere a mezzi di bassa lega come quello messo in atto nella circostanza.
In ogni caso, avrei preferito usare il tempo impiegato per scrivere questa nota per risolvere i molti problemi irrisolti che ci hanno lasciato i nostri predecessori”.
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