Patricelli, “Morire per Danzica”
Pescara – Alla libreria Feltrinelli presentazione del libro “Morire per Danzica” Ed. Hobby & Work alla presenza dell’autore Marco Patricelli, giornalista, storico e scrittore pescarese. Sabato 30 settembre, ore 18. I tedeschi invadono la Polonia, seguiti a ruota dai sovietici, sulla base di un accordo di spartizione del territorio polacco tra Urss e Terzo Reich. Sono le fasi d’esordio del Secondo conflitto mondiale, ma per la Polonia, in realtà, è l’ennesima tragedia di una storia nazionale convulsa e ingenerosa, segnata dalla presenza asfissiante di due giganti geo-politici ai propri confini: la Russia e la Germania. Quella della Polonia dalla Prima alla Seconda guerra mondiale è una vicenda appassionante ed emblematica, intessuta di molteplici fili e strutturata su piani diversi, dalle contese diplomatiche alle campagne belliche, dalle tensioni nazionalistiche all’antisemitismo diffuso; una vicenda con innumerevoli protagonisti e un unico convitato di pietra: il tradimento. Dalla riconquista dell’indipendenza nel 1918 alla guerra contro i bolscevichi negli anni Venti, dall’annessione dell’Alta Slesia alle clausole segrete del Patto Molotov-Ribbentrop, dalla ferocia dell’occupazione nazista alla genialità di alcuni matematici espatriati a Londra che riuscirono a decrittare il “codice Enigma”, “Morire per Danzica” rievoca i decenni cruciali della Polonia novecentesca con l’attenzione minuziosa dello storico di professione e l’agilissimo piglio narrativo dell’inviato speciale. Nelle pagine di Patricelli la grande storia si accompagna a una miriade di piccole storie, tutte emozionanti e significative, fino a comporre un mosaico illuminante. Reportage di guerra, cronache politiche e diplomatiche, ritratti umani a tutto tondo, ricostruzioni di episodi degni di una “spy story”; una vicenda collettiva al calor bianco che Patricelli racconta con stile fluido e serrato, nel tentativo, riuscito, di spiegare perché la Polonia divenne il “laboratorio” di tutte le grandi tragedie del Novecento europeo, e perché, a dispetto di patti e trattati, milioni di esseri umani furono costretti a “morire per Danzica”.
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