Processo D’Alfonso, la teste non ricorda…
Pescara – PIERANGELI: “SI’, SOLDI A D’ALFONSO, MA ELETTORALI E DOCUMENTATI” – Rischia un’incriminazione per falsa testimonianza una delle testimoni comparse in aula questa mattina, nel processo per le presunte tangenti in cui l’imputato di maggior rilievo è l’ex sindaco Luciano D’Alfonso. La teste, Manuela De Lullo, un’impiegata delle linee aeree che fanno capo agli imprenditori Toto (anche loro nel processo), ha dichiarato di non ricordare e di non sapere, quando si è parlato di alcuni viaggi che per l’accusa furono “offerti” generosamente a D’Alfonso. Per l’accusa, in cambio di atteggiamenti politicamente favorevoli. Le carte di precedenti interrogati della donna dicono però che costei riferì cose diverse. Il PM Varone ha chiesto l’invio del verbale in Procura, per valutare se esista il reato di falsa testimonianza. Una faccenda spinosa per la testimone la cui memoria si sarebbe affievolita nel tempo. In aula anche l’imprenditore della sanità privata Luigi Pierangeli, foto, il quale ha deposto per pochi minuti, secondo lui chiarendo ciò che lo riguarda. Sì, versò dei soldi, tutto alla luce del Sole, ed erano per la campagna elettorale. Contributi elettorali con le carte a posto. Incontri con D’Alfonso? Certo, ve ne furono, ma per esaminare la situazione della sanità in Abruzzo e nel Pescarese, dove Pierangeli è considerato il re delle cliniche private.
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