Via i mercanti dal Tempio, 2
L’Aquila – Riceviamo da Franco Taccia: “Gentile Direttore qualche giorno fa’ avevo scritto, servendomi, e chiedo venia all’Altissimo, di un passo del Vangelo, della brutta storia che vedrebbe la Chiesa un po’ troppo vicina ai valori materiali che non a quelli spirituali. Aggiungevo pure, visto che come dice Andreotti, a pensar male si fara’ anche peccato ma spesso, purtroppo ci si azzecca, che temevo non sarebbe stata l’ultima volta.
Oggi, sulla stampa locale, c’è l’articolo che riporta con dovizia di particolari, l’intercettazione (ah, questi Magistrati di sinistra!) di una recente conversazione tra Mons. D’ercole ed il sig. Cavaliere (nomen omen est).
Mi si consenta di dire che c’è da rimanere basiti. Comincio solo a capire perche’ da sempre i Frati Francescani sono guardati come se dessero fastidio, con questa storia della poverta’, del saio e dei sandali con i piedi scoperti anche d’inverno”.
(Ndr) – Tutti siamo se non basiti, perchè mai abbiamo nutrito eccessiva fiducia in qualcuno, almeno amareggiati da quanto va accadendo. Spettatori impotenti, aspettiamo le conclusioni della magistratura. Le opinioni, bene, quelle ognuno di noi può farsele quando e come vuole. Ma, caro Taccia, faccia come noi: non si stupisca più di niente. Si stupisca solo se qualche cosa va, di tanto in tanto, meno peggio del resto.
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