Dopo G8: L’Aquila torna al precariato


precari-stanchiL’Aquila – OBAMA LONTANO – Il dopo G8 è cominciato come un fulmine. Obama, l’uomo che “ha L’Aquila nel cuore”, è già lontanissimo, atterrato nel Gahana in Africa, e poi diretto a casa sua negli USA. L’Aquila è restituita ai suoi problemi, torna ad essere un luogo precario, imprecisato, sofferente e un po’ lugubre, anche se Berlusconi decide di diventare concittadino di fatto e, come abbiamo riferito ieri, di prendere casa in città per sorvegliare cantieri e opere in corso. Oggi è cominciata la costruzione vera e propria delle case antisismiche sulle piastre che si appoggiano sui pilastri d’acciaio. Vengono montate le palazzine. Tutto procede, a quanto si dice persino con qualche giorno di anticipo sul calendario dei lavori.

G8: TUTTI LEADER A COPPITO VERTICE L'AQUILARICADUTE POSITIVE – Ce ne saranno sicuramente. Mai nessuna città al mondo aveva avuto un impulso tanto potente, e neppure un G8 senza feriti, scontri, danni, vandalismi, proteste infuriate. L’Aquila è nel cuore dei grandi, si spera che sia anche nei loro portafogli, perchè alla fine i soldi sono il vero problema. La città è ormai nota nel mondo, esolitamente dopo un G8 arrivano turisti e curiosi. Per anni. L’attenzione c’è tutta, e con essa anche le promesse e gli impegni di aiuto concreto, senza mezzi termini. Il colpo di genio di Berlusconi, che è un uomo d’affari, fu proprio questo: tenere il G8 qui, per trarne possenti benefici. Se sapremo gestire bene il “dopo”, potrà essere così.

gdf-coppitoVISITATORI - Oggi la cittadella della Finanza è aperta al pubblico. In Piazza 6 Aprile, già in mattinata, sono arrivate molte persone. Le mettono su piccoli autobus e le fanno girare, vedere, curiosare. Molti sono interessati al salone dei grandi, dove si sono svolti i lavori. Altri vogliono vedere dove hanno alloggiato i grandi, gli ormai famosi “hotel” con i nomi delle città. Obama ha alloggiato al Roma. Dov’è il campo da basket? Dove ha giocato? La gente è, nonostante tutto, curiosa. Va bene così. E’ un assaggio del futuro, almeno si spera. Se chiedete cosa ha fatto il G8, pochi sanno rispondere. Pochissimi elencano: clima, agricoltura, acqua, paesi poveri, Africa, tanti miliardi di dollari stanziati per i prossimi anni. Misure anticrisi per l’economia mondiale. Impegno contro le armi atomiche. Interessa di più l’aspetto da show del summit, ed è logico. Certe cose si condiscono di frivolezze, first ladies, passeggiate, lacrime: è la vita che, disastri a parte, prevale con i suoi risvolti più leggeri.

aerop-radar-giu-09AEROPORTO – Che ne farà L’Aquila del suo aeroporto ormai scalo vero, molto trafficato ancora oggi (decine di elicotteri su e giù), capace di ospitare voli di media importanza? Resteranno radar e altre attrezzature fino ad oggi presenti e usate? Si assicura che l’aeroporto dei Parchi (che battesimo frettoloso) può far atterrare e decollare velivoli da 40-50 persone. Lo sfrutteremo? Ci saranno voli charter per il turismo? Ma soprattutto, chi gestirà l’aeroporto? Tenere lontani personaggi e politici locali pare più che necessario, visti i precedenti. Pensare a società serie, capaci, e a persone del mestiere con tanto di curriculum è naturale. Pensare ad una collaborazione con Pescara è intelligente. O con Roma. Saremo intelligenti? (G.Col.)

LA LETTERA – L.G.Fontanazza, un nostro lettore di Licata in Sicilia, ci scrive sul G8: “Cari amici, avrei voluto intavolare con voi un dialogo a bocce ferme,ma penso che tutto debba esser detto,a questo punto di INAZIONE, in maniera immediata. ANCHE la KERMESSE del G8 è stata, per gli attuali governanti, una callida e surrettizia strategia finalizzata:
1^ mascherare la vostra autentica tragedia,
2^ sottrarsi alle proprie responsabilità,
3^ distrarre noi italiani tutti dalle omissioni ,ormai quotidiane,perpetrate dai conosciuti recidivi.
Con una improntitudine che gli è congeniale, hanno delegato ai potenti ospiti , la ricostruzione di opere d’arte uniche al mondo,che il nostro orgoglio ci avrebbe imposto di rifare da noi.La terra dell’attuale tragedia,la vostra terra per questi tre giorni è calpestata da un saltellante animatore di un villaggio turistico che buffonescamente sembrava mostrare a propri ospiti-clienti…………………….
Ma quì mi devo frenare.Non vorrei che la mia ottica sia distorta.Non vorrei aggiungere fastidio a Voi che di disagi ingiusti ne avete oltre ogni limite”.

(Nella foto di repertorio: L’Aquila dalle stelle dei grandi, al precariato quotidiano)


11 Luglio 2009

Categoria : Cronaca
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