L’artigianato cresce in Abruzzo


L’Aquila – Tra il 2010 e il 2011 il numero di imprese nei settori chiave dell’artigianato in Abruzzo è cresciuto del +2%, a fronte di una crescita media nazionale dell’1,4%. È quanto emerge dall’analisi compiuta dall’Ufficio studi Confartigianato su dati Infocamere-Movimprese, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento, per ciascun territorio, i settori che hanno una consistenza di almeno 0,3% sul totale dell’artigianato.
Il settore dell’artigianato abruzzese più dinamico risulta quello che riguarda i servizi manutentivi per edifici e paesaggi (+6,4%). Buoni risultati di crescita anche per i settori connessi alla riparazione, manutenzione, installazione di macchinari e apparecchiature (+ 4,4%) e per le attività dei servizi di ristorazione (+2,8%). La dolente nota arriva dal crollo verticale del commercio al dettaglio, maglia nera nella classifica regionale (-13,6%). A livello nazionale spicca il boom delle registrazioni delle imprese artigiane connesse all’information technology: produzione di software, consulenza informatica e riparazione, manutenzione, installazione di macchine e apparecchiature. «Anche in Abruzzo– spiega Daniele Giangiulli, segretario di Confartigianato Abruzzo – le imprese artigiane hanno compreso l’importanza del settore hight tech e stanno man mano puntando sull’innovazione nelle proprie produzioni. Tra marzo 2010 e marzo 2011 il settore ha registrato un tasso di sviluppo del +4,4%. Ancora esiguo, tuttavia, anche se in crescita, il numero delle imprese registrate: 51 sulle quasi 32 mila dell’intero settore artigiano». Nel quadro dell’artigianato abruzzese emerge che è la provincia di Chieti quella maggiormente attenta all’innovazione informatica: tra il 2010 e il 2011 ha registrato un tasso di sviluppo del +9,1% e 36 imprese resgistrate, mentre seguono, sempre nel settore high tech della riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature, Teramo (+10%, Pescara (+5,6%) e L’Aquila (+1,4%). Dalla rilevazione si evince, inoltre, che le province dell’Aquila e Pescara presentano tra i settori più dinamici quello delle attività di servizi per edifici e paesaggi; nel teramano è in aumento del 15,4% il settore dell’assistenza sanitaria. Lo studio di Confartigianato ha preso in considerazione la differenza tra le imprese iscritte e le cessate non d’ufficio degli ultimi quattro trimestri, dal II trimestre 2010 al I trimestre 2011. Non sono stati considerati i dati riguardanti i settori marginali, che non raggiungono la soglia minima dello 0,02% sulle imprese registrate. Sul totale dell’artigianato, compresi i settori meno rilevanti, sono stati conteggiati in Abruzzo 36.114 imprese artigiane, un numero in crescita dello 0,1% rispetto a marzo 2010.


08 Ottobre 2011

Categoria : Economia
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