Torna a L’Aquila il Premio Bonanni, mentre in USA si pubblica “La rappresaglia”
L’Aquila – IL TSA e L’UOVO RIFIUTARONO IL SUO TESTO – DI LEI MONTALE AVEVA DETTO: “FARA’ STRADA” - (Foto della Bonanni dal sito dell’Associazione culturale a lei intitolata) – Torna anche nel 2011 il pemio intitolato alla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni, serata finale il 22 ottobre prossimo, mentre si approssima l’esordio letterario dell’autrice negli Stati Uniti. Il premio aquilano, voluto dalla Carispaq su iniziativa di Stefania Pezzopane, avrebbe dovuto avere ospite il premio Nobel per la letteratura Dario Fo. L’artista, tuttavia, per problemi di salute ha dovuto declinare l’invito e questo ha causato un leggero ritardo nella celebrazione dell’evento culturale. Il Bonanni sarà presentato martedì alle 11 nella sala ricostruzione della Carispaq nel complesso di Strinella 88.
Il premio assume un nuovo rilievo, perchè è prossima la pubblicazione negli Stati Uniti, a cura dell’Università di Chicago, del romanzo della Bonanni La Rappresaglia, pubblicato a suo tempo da Textus a cura del prof. Carlo De Matteis. La casa editrice dell’Università americana ritiene che il libro possa uscire entro il 2011 o all’inizio del 2012. E’ una grande affermazione, finalmente in un mercato molto grande come quello di oltre oceano, e in lingua inglese, della scrittrice aquilana alla quale negli ultimi anni della sua vita (è morta nel 2002 e riposa nel cimitero aquilano) importanti editori italiani rifiutarono attenzione. Ora è l’America a occuparsi di lei, e non nell’editoria ordinaria, bensì in quella universitaria. L’utilizzo del testo della Rappresaglia, una storia ambientata tra i partigiani abruzzesi, di grande vigore e molto avvincente, proposto dagli eredi al Teatro Stabile abruzzese e alla compagnia dell’Uovo, non suscitò alcun interesse. Anzi, il TSA non ha mai risposto all’offerta, e l’Uovo si diceva interessato se si fosse trovato uno sponsor. Ora è l’America a pubblicare e a L’Aquila rimane soltanto il premio voluto da Stefania Pezzopane e sostenuto dalla Carispaq. I quali erano certo d’accordo con il poeta Eugenio Montale, che molti anni prima aveva detto della promettente ragazza: “Farà strada”. Il maestro non poteva immaginare che si sarebbe trattato di una strada di Chicago, USA… Ma aveva comunque visto giusto e lontano.
Non c'è ancora nessun commento.