Dopo G8: il vescovo, Fina e… le ragazze
L’Aquila – «Faccio appello alle nostre Autorità affinché mantengano le promesse fatte e affinchè la ricostruzione cominci presto e quindi entro l’inverno siano dati agli aquilani case e luoghi dove potersi incontrare e pregare”. E’ l’appello dell’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, che prosegue: “Rivolgo anche un appello a tutti i Capi di Stato perché, adottandoli, ci aiutino a recuperare i nostri monumenti che rappresentano non soltanto dei beni artistici ma la nostra stessa storia, la nostra identità e, in definitiva, il nostro futuro. Mi appello ai Grandi della Terra, affinché tutte le decisioni prese in questo vertice, vengano attuate per il bene di tutti soprattutto di quell’umanità povera e sofferente che troppo spesso paga il prezzo più alto a causa del nostro egoismo.
Chiedo infine a tutte gli Amministratori che si impegnino affinché all’Aquila rimangano tutte le Istituzioni presenti in città prima del 6 aprile. Mi riferisco in particolar modo all’Università e alla Scuola Sottufficiali e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito. La scuola della G.d.F. dopo questo periodo di emergenza deve tornare a svolgere il ruolo che aveva prima del terremoto, è un bene irrinunciabile per la nostra città e non si può pensare di trasformarla in qualcosa d’altro. Anzi auspico che, come ha proposto il Sindaco Cialente, nella nostra città, oltre alle Istituzioni già presenti, possa essere insediata la sede della Direzione Nazionale della Protezione Civile che con infrastrutture come l’Aeroporto dei Parchi costruito per il summit del G8, potrebbe svolgere benissimo la propria attività».
CARO OBAMA, SONO FINA – “Caro Presidente Obama, il mio nome è Michele Fina e ho trent’anni. Sono responsabile della Protezione Civile per la mia Provincia e Segretario del Partito Democratico provinciale dell’Aquila. Ho tre sogni: spero di vedere la ricostruzione dell’Aquila; spero di vedere un’economia più forte che rispetti l’ambiente; spero di vedere la Costituzione degli Stati Uniti d’Europa e America. Con l’audacia e l’impegno possiamo realizzarlo”. Questo il messaggio che Michele Fina ha consegnato ieri a Piazza Duomo al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama scritto sul libro “L’Audacia della Speranza” che Obama ha autografato. In dono Fina ha dato al Presidente Obama una copia di “Uscita di sicurezza” di Ignazio Silone, in edizione inglese offerta dal Centro Studi di Pescina. Il racconto fotografico è online sul facebook sul profilo di Fina. “E’ stato ovviamente un momento molto emozionante – ha detto Fina – ma come immaginavo il Presidente Obama ha dimostrato un’umanità ed una normalità fuori dal comune per il ruolo che ricopre. Del resto ho scritto convintamente la mia dedica sul libro di Silone che gli ho consegnato: ‘La parola di un uomo e la sua storia danno voce alla sua gente e alla sua terra, per rivorlgersi a tutti e indicare un nuovo inizio.’ Noi all’Aquila auspichiamo un nuovo inizio, per la nostra città, ma anche per il nostro paese e per il mondo intero. Per questo cominceremo a darci da fare come partito democratico con la nostra iniziativa del 18 luglio, dove inviteremo tutti, compreso i candidati alla segreteria nazionale, qui, a parlare di un progetto di ricostruzione del Paese”. Fina ha poi raccontato anche di un simpatico episodio legato al presidente del Consiglio Berlusconi che, rivolto ai vigili del fuoco, sorridendo, ha commentato così Obama che abbracciava alcune collaboratrici della protezione civile nazionale per una foto: “Lo vedete che piacciono pure a lui le ragazze?”.
(Nella foto RP: Commiato dei grandi del G8 in piazza 6 Aprile)
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