Commemorati martiri 6 ottobre 1943
Lanciano – “Una delle pagine piu’ belle della resistenza italiana, una rivolta per la liberazione della citta’ di Lanciano, la cui memoria negli ultimi anni ha subito tentativi di rimozione”. Cosi’ il presidente dell’Anpi , Gianni Orecchioni, ha definito le giornate di rivolta del 5 e 6 ottobre 1943, quando semplici cittadini, uomini e donne, molti dei quali ragazzi, reagirono alle violente rappresaglie delle truppe tedesche naziste di stanza in citta’. Le giornate ottobrine e gli undici caduti sono stati commemorati oggi a Lanciano in Largo Martiri VI Ottobre, dove si trova il monumento dedicato ai ‘Martiri Ottobrini’, con una cerimonia alla presenza delle massime autorita’ civili, militari e di numerosi bambini delle scuole dell’infanzia e elementari della citta’. Per gli eventi del ’43 la citta’ di Lanciano e’ stata insignita della medaglia d’oro al valor militare dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, nel 1952: “forte citta’ dell’Abruzzo di nobili tradizioni patriottiche e guerriere, insofferente di servaggio – si legge nella motivazione – reagiva ai soprusi della soldataglia tedesca con l’azione armata dei suoi figli migliori. L’intera popolazione, costretta ad assistere in piazza al martirio di un concittadino, valoroso combattente legato ad un albero, accecato e trucidato per ammonimento ai civili, sorgeva in armi”. Il riferimento e’ a Trentino La Barba, medaglia d’oro, il cui cadavere privato degli occhi dalle milizie naziste fu mostrato pubblicamente in piazza.
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