Ferri su Facebook: “Soffrivo in carcere”
Pescara – Mario Ferri, il giovane rappresentante di Montesilvano detto “Il falco”, noto in Italia e fuori per le sue invasioni dei campi di calcio durante le partite, e’ passato ieri dal carcere agli arresti domiciliari, e una volta a casa descrive su Facebook la sua detenzione, dicendo di essere stato recluso come una “bestia”. In attesa del “processo, tra 20 giorni” dice di aver “lottato come un leone in quella gabbia – scrive sulla sua bacheca del social network. Chiusi in sei in una stanza con soli due metri quadrati a disposizione. Reclusi come bestie”, commenta. Riferisce anche che una sera ha “ingoiato 15 lamette per andare in ospedale e dichiarare lo sciopero della fame e della sete. Per quattro giorni – aggiunge – sono stato guardato a vista da due poliziotti e non ho toccato ne’ cibo ne’ acqua (passando da 72 a 64 chili). Ho lottato con tutte le mie forze mentali e fisiche sfruttando la mia pazzia per essere libero”. E poi ancora: “E’ stata davvero dura, scrive per niente un gioco, sofferenza pura”. Ferri ha sempre dichiarato di disprezzare le forze dell’ordine e il sistema giudiziario italiano per le misure a cui e’ stato sottoposto ma oggi annuncia di non avere piu’ intenzione di evadere dagli arresti domiciliari: “Dopo questa esperienza – annuncia ai suoi tantissimi fan su Facebook – non esco neppure se prende fuoco la casa!”. Ma ci tiene a sottolineare “un esempio lampante della giustizia che non va. Amanda: innocente o colpevole? Io dico solo una cosa: se e’ innocente avete tolto i migliori anni della vita a quella ragazza”. Ora “Il falco” e’ sicuro di essere vicino alla liberta’, il 27 ottobre.
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