“Voi ci spegnete, noi vi accendiamo”
L’Aquila – IL COMUNE TAGLIA LA LUCE SENZA PREAVVISO – Scrive l’Asilo occupato (senza corrente) : “In una no-town priva di spazi per giovani e anziani e mentre chiesa e massoneria tentano di spartirsi senza pietà milioni di euro destinati al sociale, un luogo come quello dell’Asilo occupato, nel quale sono state in questi mesi organizzate diverse attività sociali e culturali – dal cinema alla biblioteca passando per i concerti – viene consapevolmente sabotato. Ieri sera infatti, senza nessun preavviso, il comune ha deciso di staccare la corrente elettrica ad un luogo all’interno del quale oltretutto trovano alloggio persone che non avrebbero altrimenti una risposta al loro problema abitativo.
Uno spazio dove centinaia di giovani e meno giovani stanno avendo la possibilità di ritrovarsi, esprimersi, fare cultura e politica per reagire all’immobilismo generale.
Per l’ennesima volta le istituzioni stanno dando la dimostrazione di essere completamente fuori dalla realtà , incapaci di dare qualsiasi tipo di risposta e ostacolando ogni cenno di ripresa da parte di chi non ha mai ricevuto finanziamenti ma si impegna volontariamente ormai da tempo.
A questo gioco non ci stiamo, la corrente staccatela alla Curia!
Continueremo ad occupare l’Asilo. Voi spegnete l’Asilo, noi accenderemo la città .
Stasera nel parco adiacente a via Castello proietteremo “La notte dei morti viventi”. Venerdì ci sarà una serata dedicata al Messico, sabato un workshop sulla devastazione del territorio aquilano. Ed è solo l’inizio”.
(Ndr) – Sull’asilo occupato si è discusso e forse con qualche ragione da qualche parte. Resta sicuro che è la sola realtà bene o male viva nella no-town deceduta (L’Aquila) piena solo di vandali, caciaroni, ubriachi e sfaccendati che rendono il centro un suk diseredato. Se il Comune ha deciso di azzerare l’asilo e chi lo occupa, ha il dovere di farlo a viso aperto, con un’informazione corretta e leale a tutti, spiegando anche le sue motivazioni. Invece agisce sotto traccia, tagliando la corrente (dice l’asilo occupato, almeno) come un padrone di casa un po’ topesco all’inquilino moroso. Un altro pessimo esempio di scorrettezza pubblica e di incapacità di essere trasparenti. Nessuno stupore. Amarezza sì, ma chi interessa?
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