Avvocati “senza dimora” su ricostruzione


L’Aquila – “E’ notizia di questi giorni che la Giunta comunale, scavalcando il Consiglio Comunale e prescindendo da ogni necessaria informativa verso i cittadini, torna a proporre sui tavoli romani l’adozione di piani stralcio compatibili con il vigente Prg e di natura prettamente edilizia, tutto cio’ nonostante il chiaro contenuto prescrittivo della nota sentenza del Tar che ha conclamato la necessita’ di adozione di un Piano di Ricostruzione”. Lo afferma in una nota “Avvocati senza dimore”, aggregazione spontanea di avvocati indipendenti. “La posizione, evidentemente miope, – prosegue la nota – in quanto prescinde dalla considerazione che i Piani di Ricostruzione (PdR) sono previsti dalla legge statale 77/09, e’ comunque in contrasto con l’interesse degli aquilani in quanto la modifica di una normativa nazionale, oltre a comportare una volonta’ parlamentare maggioritaria su cui allo stato la Giunta Cialente non sembra poter contare, soffrirebbe tempi certamente piu’ lunghi (forse anni) di quelli necessari alla predisposizione del Pdr. A.S.D. rilevato che “i piani di ricostruzione devono assicurare la ripresa socio economica, promuovere la riqualificazione dell’abitato, in funzione anche della densita’, qualita’ e complementarieta’ dei servizi di prossimita’ e dei servizi pubblici su scala urbana, nonche’ della piu’ generale qualita’ ambientale, facilitare il rientro delle popolazioni nelle abitazioni recuperate a seguito dei danni provocati dagli eventi sismici” (art.5 D.C. 5/2010), ribadisce che il contenuto dei pdr non puo’ essere limitato ad un mero ripristino della situazione ante sisma; occorre molto di piu’, e’ necessario un progetto ad ampio spettro, un “piano strategico” multisettoriale di riqualificazione, ripianificazione e rilancio socio economico dei territori danneggiati dal sisma. Il pdr – prosegue la nota degli Avvocati senza dimore – va predisposto in un ottica di sistema, non limitata ai singoli comuni, frazioni, quartieri, zone o fabbricati, ma alla luce di una riqualificazione complessiva dei territori colpiti dal sisma, che contribuisca a creare interconnessioni e sinergie tra le singole realta’ locali, ovviamente assecondando le specificita’ e le vocazioni dei singoli territori, in linea con le “Linee di indirizzo strategiche” elaborate dalla S.T.M., come quelle relative alla “Citta’ Territorio”, evitando la progressiva involuzione dei comuni in interessi localistici”.


04 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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