Micron, tutto da ridiscutere
Avezzano – Nella fabbrica più tecnologica dell’Abruzzo si rompe il fronte lavoratori-padroni (americani). I sindacati, su preciso mandato della maggior parte dei lavoratori, hanno reso noto oggi durante un’assemblea di aver rotto l’intesa con l’azienda sulle retribuzioni e sui turni di lavoro. Che sono da molto tempo di 12 ore, e non piacciono più agli interessati. L’accordo viene quindi disdetto, in vista del rinnovo che dovrebbe avvenire a fine 2011, ma su basi differenti. Si chiede infatti di tornare ai turni di 8 ore. Il confronto nei prossimi due mesi riguarderà anche le retribuzioni, che si chiede siano adeguate ai risultati produttivi: argomento che, a detta del sindacato, la Micron non ha mai accettato di discutere. Il sindacato, inoltre, nutre preoccupazioni più generali (quindi non solo riguardanti lo stabilimento Micron di Avezzano) sulla nuova e futura politica americana, sulla base di quanto va affermando il presidente Obama. In sostanza, più aziende americane in America. Un discorso ampio e complesso ma, vista la crisi, non certo trascurabile. E se gli americani decidessero di starsene a casa loro?
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