Regione, aboliti i vitalizi (ma non subito)
L’Aquila – Via libera alla legge – di iniziativa consiliare – per l’abolizione dei vitalizi ai Consiglieri regionali, licenziata questa mattina in Commissione. Il provvedimento si compone di soli 2 articoli. Nel primo, fatti salvi i diritti acquisiti, si sancisce l’abolizione dell’assegno vitalizio a partire dalla prossima legislatura (la decima). Le norme previgenti si applicano anche ai Consiglieri dell’attuale legislatura, eventualmente cessati dal mandato successivamente all’entrata in vigore della legge. Per coloro che dovessero essere rieletti, il nuovo mandato non produrra’ invece alcun ulteriore effetto giuridico ed economico sul diritto al vitalizio. Il secondo articolo riguarda l’entrata in vigore della legge, a partire dal primo giorno successivo alla pubblicazione sul Bura. Rinviata, infine, una Risoluzione urgente sulla Centrale a biomasse che la PowerCrop vorrebbe realizzare in Marsica.
In aula, al termine della discussione sulle interrogazioni e interpellanze, il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del crollo di Barletta. Successivamente l’Assemblea ha esaminato una Risoluzione urgente – presentata dai Consiglieri Cesare D’Alessandro (Idv), Camillo D’Alessandro (PD) e Claudio Ruffini (PD) – sulla rimodulazione dell’applicazione dell’addizionale Irpef. In Abruzzo, per i periodi d’imposta 2009 e 2010, e’ stata fissata un’aliquota indifferenziata dell’1.4 per cento su tutti i redditi. I proponenti, invece, hanno proposto l’introduzione di aliquote progressive per fasce di reddito, sulla base di quanto gia’ avviene in altre Regioni, come Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria e Marche. La risoluzione e’ stata respinta, perche’ una rimodulazione delle aliquote in Abruzzo non e’ possibile, in quanto – a causa del piano di rientro del debito sanitario – viene gia’ applicata l’aliquota massima e non e’ quindi consentito aumentare l’imposizione, neppure sui redditi piu’ alti. L’obbligo del mantenimento dei saldi, di contro, impedisce l’introduzione anche di aliquote ridotte, perche’ il gettito non sarebbe piu’ in equilibrio. Via libera, poi, alla legge – di iniziativa consiliare – per l’abolizione dei vitalizi ai Consiglieri regionali, licenziata questa mattina in Commissione. Il provvedimento si compone di soli 2 articoli. Nel primo, fatti salvi i diritti acquisiti, si sancisce l’abolizione dell’assegno vitalizio a partire dalla prossima legislatura (la decima). Le norme previgenti si applicano anche ai Consiglieri dell’attuale legislatura, eventualmente cessati dal mandato successivamente all’entrata in vigore della legge. Per coloro che dovessero essere rieletti, il nuovo mandato non produrra’ invece alcun ulteriore effetto giuridico ed economico sul diritto al vitalizio. Il secondo articolo riguarda l’entrata in vigore della legge, a partire dal primo giorno successivo alla pubblicazione sul Bura. Rinviata, infine, una Risoluzione urgente sulla Centrale a biomasse che la PowerCrop vorrebbe realizzare in Marsica.
Ha dichiarato Maurizio Acerbo di PRC: “Il voto all’unanimità con cui oggi il Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha approvato la legge che abolisce i vitalizi credo che possa essere definito storico. Quando Rifondazione e IdV lanciarono questo obiettivo in Abruzzo sembrava uno slogan elettorale, ora si traduce in un fatto concreto. Siamo la seconda regione (la prima è stata l’Emilia – Romagna) che ha proceduto a eliminare un privilegio che suscita giustamente discredito nei confronti della politica.
Al fine di ottenere il risultato ho preferito accantonare altre proposte pur sacrosante come la riduzione da me proposta dei vitalizi già in essere. Considerato che la Regione spende più di 5 milioni e mezzo di euro annualmente per erogare vitalizi sono arciconvinto che una sforbiciata sia necessaria e che non vi siano diritti acquisiti”.
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