IdV su tentata truffa fondi Giovanardi
L’Aquila – Il segretario dell’IdV Lelio De Santis scrive: “In attesa che la Giustizia faccia il suo corso e che i vari Traversi, Cavaliere ed Altri possano dimostrare la loro innocenza, al di là dei comportamenti delle persone a me interessa che le Istituzioni coinvolte in un modo o nell’altro traggano le dovute e conseguenti decisioni, riconoscendo l’errore di partecipare a Fondazioni che nascono per sfruttare od approfittare dei fondi destinati ai cittadini o alla ricostruzione della città .
Finora, segnali positivi non si vedono ed il rischio è che come in passato per i tanti altri scandali finisca tutto in una bolla di sapone, senza che nulla cambi nei comportamenti e nei rapporti dei rappresentanti delle Istituzioni con i procacciatori di affari e con gli spregiudicati, che ridono e vedono come un’opportunità di arricchimento personale il dramma del terremoto.
C’è bisogno di una risposta ferma da parte di tutti. C’è bisogno che emerga un senmtimento di indignazione popolare.
C’è bisogno che le Istituzioni facciano la loro parte: La Provincia ed i Comuni escano subito con atto formale dalla Fondazione; il Presidente Chiodi dica pubblicamente che non aveva rapporti particolari con i personaggi inquisiti; l’arcivescovo, Molinari, ed il vescovo, D’Ercole, riconoscano pubblicamente le loro responsabilità o le loro complicità , e dicano ai fedeli che mai più si occuperanno di cose o di fondi, ma solo di anime o di solidarietà verso più deboli.
Una città alle prese con una complicata e difficile ricostruzione deve poter recuperare un pizzico di fiducia nelle Istituzioni locali e un’indispensabile dose di speranza nella possibilità di combattere il malcostume ed il malgoverno che stanno in varie forme dominando la vita politica cittadina”.
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