Comune, tutti contro (quasi) tutti
L’Aquila – Se si potesse conferire un premio per le idee confuse, approssimative, astiose e improduttive, lo vincerebbe senza raccomandazioni il consiglio comunale dell’Aquila, tornato oggi ad esibirsi in una pantomima polverosa e scontata: il dibattito sul bilancio e sui beni patrimoniali, con pizzichi di altri argomenti inseriti in modo estemporaneo e creativo. Purtroppo, l’aula aquilana di buono non crea molto; di urli, strepiti e giochetti del tutti contro (quasi) tutti, crea a profusione. Si è parlato questa mattina, in apertura, dei due nuovi assessori subentrati alle signore eiettate (la Celi e la Tarquini, che non l’hanno presa bene). Emanuele Imprudente trova che il centrosinistra non abbia uomini e risorse, e sia costretto a pescare nelle riserve del centrodestra (Marco Fanfani). Brava persona, però fu esponente di Forza Italia, dice Imprudente. “Se non hanno uomini, lo dicano…”.
Enzo Lombardi, presidente della commissione garanzia, ha attaccato a testa bassa sindaco e giunta, battibeccando con il presidente Benedetti che lo esortava a limitare i tempi dell’eloquio. Contrasti sul regolamento e su come interpretarlo. Strano, basterebbe leggerlo e capirlo… Lombardi accusa il sindaco di essere presidente dell’Accademia dell’Immagine (incarico incompatibile per l’ex senatore e sindaco), e di non aver pagato il fitto a se stesso per il cinema Massimo, gestito dall’Accademia ma di proprietà del Comune. La giornata prosegue e si va – dicono i vecchi lupi di mare dell’aula – verso tempi lunghi.
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