G8: si chiude con un commosso silenzio – Risorse per Africa, agricoltura e acqua

L’Aquila – I rintocchi mesti di una campana, e un minuto di silenzio con applausi dei grandi della Terra, delle autorità aquilane e di tutti i presenti: è l’omaggio commosso alle 307 vittime del terremoto. Così si avvia a conclusione il G8 dell’Aquila. Da oggi, come abbiamo anticipato, il grande piazzale della Scuola GdF di Coppito, centro del mondo da tre mesi, si chiama “Piazzale 6 aprile”. Così è stato battezzato oggi, dopo l’omaggio alle vittime, il pensiero dedicato a chi nel terremoto ha perso il bene maggiore: la vita. Gli altri, decine di migliaia, hanno perso beni enormi, un passato, un vissuto, un equilibrio interiore, una quotidinianità che era la loro esistenza. 307 l’esistenza, la vita, non ce l’hanno più. I loro funerali solenni furono celebrati proprio nel Piazzale 6 Aprile, visitato dal presidente della Repubblica, dal papa, e nei giorni scorsi dai grandi della Terra e da un inquieto Berlusconi che ogni sera, quando è a L’Aquila, passeggia fino alle ore piccole.
Il bilancio del G8 L’Aquila si completa con notizie importanti: ammonterà a 50 miliardi di dollari l’aiuto all’Africa e ad altri paesi in via di sviluppo. Altri 15 miliardi sono previsti per l’agricoltura e per l’accesso alle riserve idriche di chi muore letteralmente di sete in diverse zone del mondo. Sono i temi sui quali i grandi e i meno grandi si confrontano in queste ultime ore di lavoro, per darsi appuntamento al G8 Clima che si terrà a Copenaghen, in Danimarca. E forse ad un altro G8 L’Aquila sui rischi naturali, preannunciato da Berlusconi per una data imprecisata, ma non lontana.
(Nella foto: Una donna attinge acqua nel Burkina, in Africa: la sete minaccia la sopravvivenza di milioni di persone nel Continente Nero come altrove)