Rassegna per chi dice no al bunga-bunga
L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – La dignità delle donne italiane, anzi la loro stessa identità è fondata, io credo, su una strana emancipazione tutta nostrana, in parte riuscita e in parte frustrata, frutto di una pratica di vita molto concreta, che rende le italiane emancipate a modo loro e tanto da riuscire, in nome di questa storia e non per moralistica e astratta indignazione, a rifiutare di cedere al cinismo dilagante, alle immoralità dichiarate come modello di vita da Terry De Nicolò, per cui la bellezza è un valore in vendita (vedi: http://www.youtube.com/watch?v=ehusOyLWgA8). E non si convincono, in molti casi, alle argomentazioni di quella sorta di Sarah Palin nostrana che è la Santanchè, che invece dei fucili imbraccia il padrone del Billionaire o che invece di esibire il figlio handicappato, vizia il suo unigenito portandogli in dono elefantini vivi per il suo compleanno. A queste donne, a quelle che hanno detto no alla Santanchè ed alle vestali del “bunga bunga”, è dedicata la nuova prova dell’Istituto Cinematografico Lanterna Magica de L’Aquila, sempre più culturalmente vivace, nonostante i noti dissesti economici, che hanno portato quattro dei sette dipendenti alla cassa integrazione. Scritto dalla “nostra” Francesca Pompa con Mariangela Gritta Grainer, editato da Asseforcamere e One Group, “Donne al Timone” è un libro che nasce dall’idea di valorizzare i talenti femminili, un modo per dare visibilità a quanto le donne hanno fatto e stanno realizzando in campo imprenditoriale, con storie “interpretate” dal grande fotografo Gianni Berengo Gardin, che, con la sensibilità e la maestria “dei grandi” riesce, attraverso le sue immagini, a dar vita alle parole ed oltre le parole. E saranno proprio le foto di Berengo Gardin, allestite in esposizione al Castello Piccolomini di Celano, a segnare l’incipit della rassegna che, attraverso sei incontri, ci porterà dentro l’attuale complessità dell’universo femminile. Il primo, con inizio alle 16,30, patrocinato dalla Provincia de L’Aquila e dalla Sovrintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnico Antropologici del Copoluogo, che prende il titolo dal libro della coppia Pompa-Gritta Gainer e lo regala al’intera rassegna, vedrà anche la presenza del maestro Berengo Gardin, legato da lungo e stringente affetto per la nostra martoriata città, da lui fotografata, con intensa passione, più di dieci anni fa, in un libro raro e preziosissimo edito proprio dalla Lanterna Magica, quando la copertura di una disattesa (da tre anni) legge regionale (la 98 del 1999), consentiva iniziative ben più ricche. Le fotografie in mostra sono state scelte per interpretare gli scopi stessi dell’intera rassegna: l’ evoluzione della donna italiana, ora contadina, ora operaia nelle fabbriche, mondina nelle risaie, proletaria, borghese, impegnata, oggetto di piacere e oggetto del contendere, che oggi guarda e costruisce l’Europa. Gli altri incontri della rassegna (completamente autofinanziata grazie a vari sponsor locali e patrocinata da Comune, Provincia, Ministero dei Beni Culturali, Direzine Generale Cinema, Sovrintendenza Provinciale ai Beni Storici Artistici ed Etnico Antropologici), la cui presentazione avverrà il 3 ottobre alle ore 11, presso l’Auditorium “E. Sericchi” della Carispaq; saranno:
Lunedì 10 Ottobre 2011 – Casa Onna – L’Aquila ore 17.00: Proiezione del film Pane e Tulipani di Silvio Soldini (Italia, 1999). A seguire incontro e dibattito alla presenza dell’Associazione Terremutate, con l’avvocato Simona Colangeli.
Giovedì 13 Ottobre 2011 – Auditorium di Sulmona (AQ) ore 10.00: Proiezione del film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini (Italia, 1962). A seguire incontro con le Scuole Medie Superiori cittadine.
Lunedì 17 Ottobre 2011 – Auditorium “E.Sericchi” Carispaq – L’Aquila ore 10.00: Proiezione del film Ti do i miei occhi di Iciar Bollain (Spagna, 2003). A seguire incontro con le Scuole Medie Superiori cittadine alla presenza della scrittrice Dacia Maraini.
Giovedì 20 Ottobre 2011 – Castello Orsini di Avezzano (AQ) ore 10.00: Proiezione del film Erin Brockovich – Forte come la verità di Steven Soderbergh (Usa, 2000). A seguire incontro con le Scuole Medie Superiori cittadine alla presenza del Dr. Angelo Gallese, Dr.ssa Valentina Bianchi, Dr.ssa Francesca Pompa.
Infine, in chiusura, presso l’Abazia di S. Bartolomeo di Scoppito, venerdì 28 Ottobre 2011 alle ore 21.00: Concerto di chitarra classica a cura del maestro Agostino Valente, con proiezione di una clip di montaggio estratta da film dedicati alle donne, alla presenza del sindaco Dante De Nuntiis.
Una rassegna, questa aquilana, che intende mostrare immagini del femminile diverse da quelle cui il cinema, i media e la televisione ci hanno abituato in questi ultimi anni, dominate da uno sguardo specchio di desideri, in principio palesi e dichiarabili, poi sempre più aggressivi e sfacciati, privi di rispetto e di buon gusto. Una rassegna per dire che la donna di oggi non si riconosce più nell’immagine femminile tradizionale: è alla ricerca di sé stessa e vive il disorientamento dovuto ad una realtà sia intra che inter-psichica che è come è e non come dovrebbe essere: una persona portatrice di significati e valori, non riconducibile alla cosiddetta fisiologia naturale. Oggi la donna rifiuta il “dentro casa” e vuole uscirne per partecipare al mondo degli uomini. E, tutto questo, è descritto dal cinema, come specchio rutilante della realtà e non solo dal cinema di oggi (penso a “Maternity blues” e a “Quando la notte”), ma in molti altri film di questi ultimi trent’anni. Sicchè la rassegna de la Lanterna Magica, diviene una sorta di percorso allusivo, onirico e metaforico, verso la comprensione e la presa di coscienza della componente femminile nell’inconscio dell’uomo e di quella maschile nell’inconscio della donna, cioè verso quelle che si chiamano Anima e Animus: manifestazioni psichiche dell’altro, destinate a compensare e completare il mondo e la coscienza. Maschile e femminile coesistono sia nella donna che nell’uomo; l’Anima del figlio corrisponde all’Eros materno, l’Animus della figlia al Logos paterno: ogni personalità è compensata da un inconscio di segno opposto. L’Anima dà alla coscienza maschile possibilità di stabilire relazioni affettive e amorose, invece l’Animus offre alla coscienza femminile capacità di riflessione e di decisione. Ed è Jung a sintetizzare tutto questo con una frase, che è anche la guida di questa attualissima rassegna: “la donna racchiude nella sua oscurità il sole della coscienza maschile, che sorge bambino dal mare notturno dell’inconscio e vecchio, vi affonda di nuovo. Essa aggiunge l’oscurità alla luce, significa lo hieros gamos degli opposti e concilia la natura con lo spirito”. Una rassegna, insomma, utile a tutte le donne e a quegli uomini che si sono indignati alla intervista in cui Terry De Nicolò difende l’operato di chi cerca di fare di tutto pur di arrivare ai propri obiettivi, di prestigio ed economici, in cui si parla della bellezza come di un valore altrettanto importante rispetto all’intelligenza, un valore da vendere bene e da pagare e in cui si sostiene: “se sei pecora, rimani a casa con duemila euro al mese. Se invece ne vuoi ventimila, devi metterti sul campo e vendere anche tua madre”. Una rassegna per mostrare che, oltre che nella vita, nella politica (sono 17 le “Cape-di-Stato” oggi nel mondo), in economiia (è donna la presidente del Fondo Monetaerio Internazionale) e nelle arti, il mondo è sempre più donna e sempre più ci si augura, siano le donne davvero a pilotarlo. Anche solo a guardare alla “produzione di immagini”, nel cinema e nella pittura, lungo è l’elenco delle talentuose artiste donne, che hanno fatto e fanno la storia contemporanea: dalla pittrice anticonformista nell’America degli anni Trenta Georgia O’ Keffe, alla scultrice Eva Hesse, a Cindy Sherman, trasformista nelle diverse incarnazioni della donna ‘a più dimensioni’, alla performer cubana Ana Mendieta, fino alla Abramović, la Beecroft e la Neshat e, nel cinema, alla multi premiata agli Oscar 2010 Kathryn Bigelow. Donne che, anche in questo ambito, a partire da Frida Kahlo, definita da Diego Rivera come la prima donna della storia dell’arte che con onestà assoluta e senza compromessi ha trattato alcuni soggetti specifici che riguardano le donne; hanno realizzato un affascinante dialogo con se stesse, con la propria immagine e con il proprio ruolo, mai descritto in chiave inultimente intellettuale, ma sempre come strumento indagatore della propria turbolenta vicenda esistenziale. Quest’anno, per i trenta anni di attvità, l’Istituto Cinematografico de L’Aquila Lanterna Magica, aveva progetta un volume storico sui film e sulla storia del cinema in Abruzzo. Progetto accantonato per mancanza dei fondi, ma eccellentemente sostituito, nell’idea di festeggiamento, da questa encomiabile, piacevole, interessantissima rassegna.
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