I petrolieri, casta intoccabile
L’Aquila – (A sinistra immagine elvamos.com) – Lo spunto è la lettera di un pendolare aquilano che abita e dorme sulla costa adriatica, da due anni e mezzo, e cinque volte la settimana raggiunge L’Aquila. Questo cittadino ci ha mandato una lettera (cartacea, dev’essere uno di altri tempi) con delle fotocopie di scontrini del carburante. Sono tre, riferiti ad altrettante stazioni diverse situate nell’area aquilana, e a tre stazioni dell’area costiera. Sei in tutto, e non si leggono due prezzi uguali per il carburante. Ma si legge chiaramente che uno dei tre impianti costieri fa pagare il gasolio 1,419: il prezzo più basso. Carburanti senza marchio, ma usati per due anni e mezzo senza problemi, quindi di qualità regolare. Gli altri prezzi sono di molto superiori, anche di 15-20 centesimi, e naturalmente i carburanti più cari (sempre e soltanto gasolio per un’auto evidentemente Diesel) sono quelli acquistati a L’Aquila. Dove tutto comincia ad essere spaventosamente caro, per esempio gli affitti che vengono chiesti agli studenti oppure a quei pochi che vorrebbero affittare un appartamento. Diciamo pochissimi, perchè ormai si sa che vivere a L’Aquila costa sempre di più, in una corsa smodata e autolesionista al rincaro. Tutto costa di più, tutto viene offerto a prezzi più cari, e per fortuna c’è la grande distribuzione con le sue offerte speciali. Certo, non per la benzina, che pure altrove è venduta anche nei supermercati, nel Nord Italia e in Europa.
I petrolieri, tra tutti, appaiono come la casta assolutamente intoccabile, che fa e disfa come vuole, impone prezzi e anche cartelli in cui il consumatore non può districarsi. Infatti, non si possono percorrere decine di chilometri nel caos aquilano (una vera piaga quotidiana) semplicemente alla ricerca del distributore meno strozzino. Uno fa benzina dove si trova, e magari giura che non tornerà dove gli hanno estorto 15 o 20 centesimi di più al litro, ovvero 300 o 400 lire di più al litro! I carburanti aumentano sempre, ad horas, quando il petrolio sale, ma per diminuire impiegano molto tempo. L’ultima volta è accaduto con l’aumento dell’IVA: istantaneo. Quando e se il petrolio scenderà di prezzo, toglieranno con grande calma qualche centesimo. Ma senza fretta. Tutto ciò avviene da sempre, ovunque, e sotto gli occhi di istituzioni e autorità . Presi per la gola, sottostiamo. Senza leggi e regole, si lasciamo spennare. Consapevoli però di non vivere in una collettivià etica e onesta. E ormai privi di ogni speranza che possa avvicinarsi ad esserlo.
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