Cinema a Giornate Europee Patrimonio


L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – Dopo la proiezione de “L’oro di Napoli”, carosello tutto incentrato sulla forza della speranza, realizzato da Vittorio de Sica nel 1954, presentato, con introduzione di Giovanni Chilante, al Musè di Celano, lo scorso 21 settembre; l’Istituto Cinematografico de L’Aquila “La Lanterna Magica” e la Sovrintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etno Antropologici per l’Abruzzo, come secondo evento per “Le giornate Europee del Patrimonio”; incontreranno gli studenti delle Scuole Medie Aquilane, presso la Sala Ance, mercoledì prossimo, con inizio alle ore 10. Questo secondo incontro, voluto dalla Sovrintendente Lucia Arbace, da sempre sensibile al cinema come patrimonio culturale di grande innovazione ed impatto, sarà animato dalla stessa, dal già ricordato Giovanni Chilante e da Maurizio Ermisino (http://www.123people.it/z/maurizio+ermisino) , critico formatosi alla scuola di Gianni Canova, firma fra le più seguite della rivista di settore “I Duellanti” e di molte altre, sia cartacee che on-line. L’incontro, intitolato “Alla scoperta dei segreti del cinema: Il linguaggio della settima arte”, verterà su temi di grande interesse come le basi del linguaggio cinematografico, una sintetica storia del cinema dalle origini ai nostri giorni e, ancora, la relazione fra cinema ed arte, cioè fra semplice documentazione della realtà ed interpretazioni etica della stessa. Attraverso vari, semplicissimi esempi e con un linguaggio adatto al giovane pubblico, si preciseranno le differenze fra cinema e televisione e su come si sia modificato anche il linguaggio letterario odierno, grazie al cinema. Lo scopo dell’incontro, ma anche la mission principale de la Lanterna Magica (che nonostante le difficoltà economiche continua nella sua encomiabile opera divulgativa e di conservazione), è in fondo qauello di mostrare, con facili, fruibili esempi, che il cinema costituisce una disciplina sia nel senso culturale del termine, sia in senso visivo, poiché ha di fatto influenzato non solo tutti gli altri media, ma anche la percezione che abbiamo del mondo, disciplinando i nostri sensi. In quest’ottica, il cinema si è progressivamente apparentato all’arte, soprattutto l’arte contemporanea. Solitamente ci si è limitati a pensare la relazione tra cinema e arte in termini di citazione (rilevando la presenza di opere d’arte nel cinema e di immagini filmiche nell’arte), ma essa è molto più complessa. Spesso la commistione di cinema e arte è una vera e propria sfida ai linguaggi del proprio tempo. Di fatto, oggi il cinema non è più pensabile fuori dalle arti. Se all’inizio esso cercava di imitare l’arte, di sottrarle il primato estetico e culturale e di ricrearne filmicamente le atmosfere e le immagini, oggi accade in qualche modo il contrario, è il cinema a costituire il “repertorio” culturale dell’arte contemporanea. Una particolare attenzione, durante l’incontro, sarà data al montaggio, modalità che, secondo Kubrick, è la forma più specifica del cinema e che permette all’autore di organizzare la sua opera, articolando immagini in modo da condurre lo spettatore, secondo il proprio punto di vista, in un percorso espressivo e concettuale personalissimo. Più semplicemente il montaggio è lo stile del film e, pare chiaro, che organizzare la semplice concatenazione delle inquadrature e la loro sequenzialità ne è lo scopo meno rilevante. Con il montaggio il cineasta predispone un’esperienza emotiva ma anche e soprattutto intellettuale di straordinario impatto. Né si dimenticherà di sottolineare che, la storia del cinema è costellata di piccole e grandi invenzioni tecniche. Il progresso tecnologico non si è mai arrestato ed ha visto anche alcune svolte epocali, come il passaggio dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore, e dall’analogico al digitale (quest’ultimo è tuttora in corso). E, come conseguenza dello sviluppo tecnologico, è aumentato il grado di specializzazione delle maestranze impegnate sul set e sono state create nuove figure professionali. Le grandi produzioni sono popolate da un vero e proprio esercito di assistenti, costruttori, attrezzisti, direttori di reparti, disegnatori, progettisti, truccatori, controfigure, e così via. Le attrezzature utilizzate sono sempre più complesse, e permettono evoluzioni della macchina da presa controllate al millimetro. Anche la proiezione si è evoluta, specialmente con l’introduzione dei grandi formati panoramici. Tutto questo hanno aumentato il fascino e, naturalmente, la complessità, “dell’universo cinema”, arte popolare per definizione,. Ma anche superlativa rappresentazione della realtà. Istituite nel lontano 1954, le Giornate Europee del Patrimonio sono oggi sostenute da 49 Stati e, nell’edizione 2011, che è iniziata il 23 e 24 settembre, con lo slogan, ormai consolidato, sarà: “L’Italia tesoro d’Europa”, con l’ingresso gratuito nei luoghi d’arte e i molti eventi, si è permesso ai cittadini di scoprire o riscoprire liberamente musei, monumenti o siti archeologici noti meno noti, offrendo lo spunto per una riflessione sulle fondamenta della nostra storia. È necessario però uno sforzo ulteriore di comunicazione perché questa diventi un’opportunità per i cittadini dei singoli Stati europei di conoscere il patrimonio culturale delle altre realtà dell’Unione, apprezzare le differenze, cogliere le assonanze e comprendere così il senso di un’Europa comune, che non potrà essere tale senza la consapevolezza di idee, valori e sentimenti comuni. Insomma occorre davvero che, in queste giornate, l’intero patrimonio artistico e culturale europeo possa conoscere se stesso e, al contempo, aprirsi al mondo.


27 Settembre 2011

Categoria : Cultura
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