Tangenti, si parla delle aree di risulta
Pescara – L’appalto per la riqualificazione delle aree di risulta, presso la nuova stazione, argomento trattato oggi al processo all’ex sindaco Luciano D’Alfonso. Tra gli altri 23 imputati Guido Dezio, ex braccio destro di D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo e Alfonso Toto. In mattinata e’ stato ascoltato il consulente della procura, l’architetto Paolo La Rovere, che ha confermato l’ipotesi accusatoria, vale a dire, che l’appalto relativo all’area di risulta sarebbe stato pilotato per favorire l’impresa Toto. La questione ruota attorno ai parcheggi a raso che l’impresa aggiudicataria dei lavori avrebbe gestito per 30 anni. La difesa, con determinazione e precisione, ha fatto notare che nella convenzione allegata al bando si parla in totale di 4mila parcheggi, di cui 3400 all’interno della ztl. I difensori degli imputati hanno sottolineato che i 3400 posti sarebbero stati gestiti a titolo gratuito, cioe’ gli utenti non avrebbero dovuto pagare la sosta. Tra le cose messe in risalto dalla difesa anche l’oggettivita’ dei criteri utilizzati dalla commissione di gara per l’attribuzione dei punteggi validi ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto. Inoltre i difensori hanno sostenuto che la proposta di Toto era ‘migliorativa’ rispetto al prezzo indicato nel bando. In mattinata e’ stato ascoltato anche un vigile urbano in pensione, Nicola Baiocchi che ha ritrattato la testimonianza resa nel corso dell’udienza dell’11 luglio scorso e ha confermato le dichiarazioni rilasciate nel 2008 alla polizia.
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