Provincia e Telecom riaprono la Tommasi


L’Aquila – BRUNO VESPA PUNGOLA PERCHE’ I SOLDI PRONTI SIANO SPESI – PEZZOPANE SU TEMPO PERSO – (Immagini: Vespa, Navarro Valls e Del Corvo, le impressionanti immagini dei crolli nella vecchia sede, un celebre dipinto di Patini sul soffitto della sala a lui dedicata nella vecchia Tommasi) - Era un impegno del presidente Del Corvo, seguito passo passo nei mesi scorsi lungo l’itinerario per realizzarlo: non è solo questione di soldi, infatti. La Provincia, insieme con la Telecom, è arrivata al traguardo e questa mattina lo ha tagliato. L’istituzione ha una nuova sede, ovviamente provvisoria, a Bazzano. Quella storica di piazza Palazzo è, naturalmente, un’altra cosa, e viene promessa che un giorno tornerà. Quando? Impossibile dirlo. Bruno Vespa ne è ben consapevole e da tempo sprona: spendete i soldi, aquilani, muovetevi. La sa lunga, il giornalista che tra i primi ha raccolto e speso diversi milioni di euro nella sua trasmissione tv Porta a Porta, seguendone personalmente l’itineraio nei meandri di politica e burocrazia.
“E’ la testimonianza che la ricostruzione dell’Aquila e il suo rilancio economico e sociale devono necessariamente passare attraverso la cultura, i valori e le tradizioni. Oggi la comunità aquilana ritrova un patrimonio storico culturale d’eccellenza, valorizzato dalle nuove tecnologie digitali”. Lo ha detto il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che è intervenuto questa mattina all’inaugurazione della biblioteca provinciale “Salvatore Tommasi”, che ha riaperto nella nuova sede di Bazzano. “Credevo inizialmente – ha detto Bruno Vespa – che si inaugurasse la ‘vera’ biblioteca, quella in piazza Palazzo. Invece la ricostruzione della città è ferma”.
L’iniziativa, dal costo complessivo di 2 milioni di euro, è stata portata avanti anche grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la Struttura del Vice Commissario per la tutela dei Beni culturali, Luciano Marchetti con un finanziamento di 400mila euro per il recupero e la ricollocazione del patrimonio librario.
Un progetto voluto dalla Provincia e dalla Fondazione Telecom Italia, che ha provveduto alla digitalizzazione e alla informatizzazione dei documenti. “Per restituire alla città un patrimonio così prezioso – ha commentato il vice commissario Marchetti – abbiamo voluto dare vita ad un polo culturale e di aggregazione sociale in una sede diversa da quella storica, rinnovata nelle infrastrutture e nei servizi. Tutto il lavoro fatto verrà mantenuto e trasferito nella biblioteca originaria non appena sarà pronta”.
Nella nuova sede, che ospita il materiale librario e documentario, i cittadini possono quindi usufruire di servizi innovativi. Erano presenti all’inaugurazione il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, il presidente di Fondazione Telecom Italia, Joaquin Navarro-Valls, il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, il sindaco Massimo Cialente. Tra i dirigenti della Telecom nazionale, l’aquilano Oscar Cicchetti.
Presenti all’iniziativa anche il direttore marketing dell’Aquila Rugby, Marco Molina e il capitano Maurizio Zaffiri: “Sono orgoglioso di aver partecipato ad un passo così importante per la ripresa culturale della nostra città, senza dimenticare che la biblioteca è anche un luogo di aggregazione sociale di cui soprattutto i giovani hanno bisogno” – ha commentato Capitan Zaffiri al termine della cerimonia, così introdotto dal giornalista e scrittore aquilano Bruno Vespa: “Ringrazio te, Maurizio, e i tuoi compagni per quello che avete fatto. Siete il simbolo di questa Città e quella drammatica notte lo avete dimostrato”.

IL PATRIMONIO DELLA TOMMASI – La biblioteca dispone di circa 260.000 volumi, 2.289 periodici, di cui 230 correnti, e altro materiale multimediale[3]. Insieme al sistema bibliotecario dell’Università dell’Aquila forma il Polo Bibliotecario Aquilano. Comprende una raccolta di manoscritti di carattere per lo più religioso o riguardante la storia dell’Aquila, come ad esempio l’intera opera degli Annales di Anton Ludovico Antinori; vi sono poi 3.500 cinquecentine, 31 libri corali e 131 incunaboli tra cui i primi due libri stampati in città ad opera di Adamo da Rottweil. L’emeroteca comprende giornali e riviste, soprattutto locali, a partire dal 1700 mentre la sezione audio-visiva contiene materiale riguardante per lo più documentari e reseoconti regionali. Dispone inoltre di una sezione riguardante le opere di Gaio Sallustio Crispo ed una riguardante quelle di Benedetto Croce.

PEZZOPANE – “L’inaugurazione della sede provvisoria della Biblioteca provinciale a Bazzano è sicuramente una notizia positiva. Peccato che si sia perso del tempo prezioso, dovuto al tentennamento dell’attuale amministrazione provinciale.
Ricordo- afferma l’assessore Pezzopane- qualche giorno dopo il sisma, quando ero Presidente della Provincia dell’Aquila, di essere stata contattata, per il tramite dell’on. Lolli, dai vertici della Fondazione Telecom Italia, dall’aquilano Oscar Cicchetti e da Franco Bernabè, che manifestarono la loro intenzione di voler fare immediatamente qualcosa per L’Aquila.
Un impegno subito mantenuto, tanto che un mese dopo, a maggio 2009, incontrai Cicchetti e Bernabè nella sede della DICOMAC . Ci assicurarono un intervento di un milione di euro per il recupero, il restauro e il riavvio delle attività della Biblioteca provinciale “Salvatore Tommasi” e per la digitalizzazione del patrimonio librario.
Qualche tempo dopo la Provincia dell’Aquila siglò un accordo per la sede provvisoria. La scelta cadde sul sito di Bazzano, in virtù della vicinanza della Facoltà di Lettere e dell’Archivio di Stato, con l’idea di creare un polo culturale nella zona est della città, in attesa di riavere la sede storica della Biblioteca, dove prima del terremoto erano anche iniziati i lavori per l’ampliamento. Vorrei ringraziare i vertici della Fondazione Telecom, Oscar Cicchetti e Franco Bernabè, a cui regali personalmente una copia del Chronicon Casauriense, in occasione della loro visita a L’Aquila, due anni fa, per aver mantenuto il loto impegno”.


26 Settembre 2011

Categoria : Storia & Cultura
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