G8: clima, accordo “globale e ambizioso”
L’Aquila – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha presieduto la sessione di lavoro G8 con i paesi emergenti e l’Egitto, Paese arabo moderato, per affrontare la questione degli aiuti allo sviluppo dei cambiamenti climatici e della ripresa del negoziato commerciale Doha round. La lotta ai cambiamenti climatici è un’altra delle priorità della Presidenza italiana nell’agenda del G8, in quanto è necessario definire una risposta globale in cui alla leadership e all’impegno dei Paesi industrializzati si affianchi il contributo attivo dei Paesi emergenti e in via di sviluppo secondo una condivisione equilibrata delle responsabilità .
In questo senso il G8 dell’Aquila, con la prima riunione a livello di Leader del Foro delle Maggiori Economie su Energia e Clima (MEF), è stata senz’altro una tappa fondamentale per preparare il successo della Conferenza delle Nazioni Unite di Copenhagen del prossimo dicembre. Per quanto concerne il clima l’intesa tra Usa e Unione europea rappresenta il punto di forza per convincere anche i grandi “inquinatori” come Brasile, Cina e India e ad assumersi precisi impegni. I punti salienti del documento sul clima approvato dal G8 a L’Aquila prevedono un impegno per un accordo “globale e ambizioso” sul cambiamento climatico da raggiungere in occasione del Vertice Onu di Copenaghen a dicembre. Innanzi tutto riduzione dei gas serra del 50% per tutti i paesi entro il 2050, da portare all’80% e più nei paesi industrializzati e mantenimento del tetto di 2 gradi centigradi della temperatura al di sopra dei livelli pre-industriali.
Il documento degli Otto Grandi sollecita i Paesi a stimolare una “crescita verde” che “fornirà un importante contributo alla ripresa dalla crisi economica e finanziaria”, con l’impegno a rendere i mercati energetici, incluso quello del carbone, più efficienti e regolamentati, nonché l’eliminazione o riduzione delle barriere tariffarie e non tariffarie nel commercio di beni ambientali e servizi in modo da aiutare l’introduzione di tecnologie a basso contenuto di Co2. Ma l’accordo non ha soddisfatto, poiché insufficiente, Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite,
Il G8, riguardo la dichiarazione finale su “Sviluppo e Africa: per una globalizzazione sostenibile e inclusiva”, si è impegnato a mitigare l’impatto della crisi economica mondiale sui Paesi poveri e a “rinnovare tutti gli impegni, in particolare verso l’Africa” e gli sforzi per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo Onu del Millennio entro il 2015.
Nel pomeriggio, G14 unitamente ad Australia, Indonesia e Corea del Sud nel formato Mef (Major Economies Forum) che affronterà i temi dello sviluppo, del clima e del commercio per il quale è stato inviato il direttore generale del Wto Pascal Lamy.
(Nella foto: Il riscaldamento globale minaccia la natura ma anche noi: sul Gran sasso, confermano oggi gli ambientalisti durante il G8, il ghiacciaio del Calderone è in rapido, inarrestabile degrado e diventa sempre più piccolo. Era lassù da migliaia e migliaia di anni)
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