Patrignone, bello ma da distruggere?
Montereale – Sul bosco di Patrignone, del quale alcune associazioni culturali locali segnalano – come abbiamo più volte pubblicato – la devastazione con tagli incessanti di alberi secolari, è stato diffuso il testo di un documento della Forestale dello scorso febbraio, che contiene apprezzamenti e impegni ai quali, tuttavia, non sono seguiti fatti concreti. Ecco il documento: “La proposta di segnalazione effettuata dallo scrivente Comando ( scriveva il dott. Gualberto Mancini comandante Provinciale del CFS )
è maturata sia grazie alla segnalazione di alcune locali Associazioni (quale ad es. I Patrignonesi) che per effetto di conoscenze dirette acquisite in seguito a visite sopralluogo esperite direttamente sul posto.”
Il Bosco di Patrignone, proprio per l’elevato livello di biodiversità che manifesta in
tutte le sue espressioni quali:
• la massiccia presenza di specie vegetali ed animali inserite in Direttiva;
• la grande varietà di ambienti rappresentati sul territorio;
• la presenza di cenosi forestali vicine alla naturalità, con aspetti riferibili ai
boschi vetusti (alberi di elevate dimensioni diametriche e colossali in altezza);
• la notevole complessità trofica dell’ecosistema forestale.
E’ significativamente ritenuto dallo scrivente Comando meritevole di inclusione tra iE’siti di interesse comunitario e, in un secondo tempo, se ne propone la istituzione di una Riserva Regionale Forestale, unica nel suo genere in Abruzzo.
Tuttavia, proprio per l’alta valenza che si attribuisce al Bosco Patrignone se ne propone anche l’inserimento nell’elenco dei biotopi meritevoli di conservazione ex L.R. 45/79 e s.m.i..”.
(Ndr) – Se anche la forestale è d’accordo sul valore del bosco, perchè nessuno lo protegge? La forestale non ha niente da aggiungere o spiegare?
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