Dagli enti locali: Chieti, Pescara


VITALE – Il Consigliere teatino del PDL, Emiliano Vitale, ha emesso la seguente nota: «Dopo la notizia del cofinanziamento regionale fortemente voluto dall’Assessore regionale Mauro Febbo e dal Sindaco Di Primio sul recupero del Conservatorio dell’Addolorata del centro storico cittadino che darà possibilità di far risiedere diversi studenti nel cuore della città è necessario affrontare anche la vicenda che riguarda la struttura che è situata in Via Gran Sasso. Una situazione che, come spesso succede, ha avuto tempi lunghi e stop nella realizzazione e dove al di là di diatribe documentali e modalità di affidamento della gestione, detta struttura non vede ancora aprire i battenti.
La struttura fu finanziata con delibera regionale e l’Ater aggiunse circa un milione e settecento mila euro per il suo completamento e non potendo oggi gestirla direttamente ha optato per cedere a terzi la stessa, demandando, a eventuali gestori, la manutenzione e con una richiesta di fitto calmierato. Sia l’Ater che la Regione sollecitata rispettivamente dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Di Primio e dallo stesso Assessore Mauro Febbo per mezzo del suo collega Assessore regionale ai lavori pubblici Angelo Di Paolo, avranno un incontro a breve per chiarire la legittimità della richiesta dell’Adsu, che rivendica la gestione a titolo gratuito e senza oneri a proprio carico.

D’INGIULLO – L’Assessore di Chieti alle Società Pubbliche Partecipate, Marco D’Ingiullo, in relazione alle dichiarazioni rilasciate rappresentante sindacale, Silvio Di Primio, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «In riferimento alle dichiarazioni allarmistiche del sindacalista Silvio Di Primio, voglio rassicurare i 167 dipendenti dell’Azienda Speciale Multiservizi “Chieti Solidale” e, al contempo, i cittadini che usufruiscono dei servizi dell’Azienda, che le stesse sono prive di fondamento.
Dal 2006, anno di costituzione dell’Azienda, ad oggi, il “problema dei crediti” c’è sempre stato.
L’Amministrazione precedente, così come quella attuale, ha ritenuto opportuno affidare la gestione dei servizi sociali ed educativi alla “Chieti Solidale” potendo quest’ultima far fronte agli impegni grazie alle ottime disponibilità liquide derivanti dall’attività di tre aziende farmaceutiche di proprietà Comunale.
Pertanto, mi sembra del tutto strumentale l’esternazione del sindacalista Di Primio il quale solo oggi evidenzia un problema già noto e puntualmente risolto nell’interesse della comunità.
Mi preme, infine, sottolineare i proficui incontri che il sottoscritto sta periodicamente avendo con i sindacati maggiormente rappresentativi a livello locale e nazionale (Cgil, Cisl, Confsal, Csa), incontri collaborativi che hanno un solo scopo: quello di garantire una sana gestione dell’Azienda.»

DI PRIMIO – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a margine della Conferenza Stampa nella quale è stato presentato il progetto per la realizzazione del Nuovo Cimitero nella parte bassa della Città, ha rilasciato la seguente nota: «Questo secondo anno della mia Amministrazione sarà destinato alla costruzione del dna dell’azione di governo passando, di fatto, dalla politica dell’ascolto alla politica della programmazione.
Grazie ad una serie di iniziative strategiche, infatti, stiamo scrivendo la pagine della storia futura di Chieti ed in questo contesto, la prima grande opera strutturale sarà la realizzazione del nuovo Cimitero Comunale nella zona bassa della Città; un progetto la cui attuazione è divenuta improrogabile viste anche le difficoltà dell’attuale Camposanto di Sant’Anna a sopperire alle richieste di sempre nuovi loculi, idea, quella del nuovo Cimitero, coltivata da tutte le amministrazioni da quarant’anni a questa parte, ma mai realizzata. L’Amministrazione, come è scritto anche nel programma elettorale poi divenuto programma di governo, ha inteso, pertanto, dare una risposta immediata alle istanze che provengono da più parti, in particolare, dalla popolazione residente nella parte bassa della Città che chiede con insistenza la costruzione di un nuovo cimitero comunale.
L’area individuata per la realizzazione del nuovo Camposanto sorge in località Santa Filomena, in Strada Ombrosa, nei pressi della Via Liri, area già individuata nel P.R.G. del progettista Tintori degli anni ’70 come idonea ad ospitare un cimitero.

VAL PESCARA AREA DI CRISI – Riconoscere alla Val Pescara lo status di “area di crisi”. E’ la richiesta che l’assessore provinciale Angelo D’Ottavio ha avanzato al vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione. Un appello contenuto in due distinte lettere e ribadito di recente in vista dell’incontro che si terrà a Palazzo Chigi nell’ambito del Patto per l’Abruzzo.
“Il riconoscimento di area di crisi – dice D’Ottavio – aprirebbe nuovi spiragli per la Val Pescara perché si potrebbe usufruire delle agevolazioni previste dalla legge sulla “Reindustrializzazione delle aree di crisi”. Uno strumento di aiuto per le imprese ma indirettamente anche per le
famiglie, attanagliati da una crisi difficile da superare. Le piccole e medie imprese che compongono il tessuto produttivo della Val Pescara – prosegue D’Ottavio – sono serie e affidabili e non chiedono assistenzialismo, ma solo strumenti per poter rilanciare la propria azione in un momento di stasi per cui riconoscere che si tratta di un’area in difficoltà potrebbe aprire a nuovi scenari competitivi e stimolare, oltre che il rilancio di alcuni settori, anche l’attrattività dei territori”. Pensando ai possibili strumenti tecnici a cui ricorrere D’Ottavio chiede a Castiglione di “destinare, eventualmente, alla Val Pescara una misura o scheda dedicata del programma FAS o di altro programma regionale nazionale”.


20 Settembre 2011

Categoria : Cronaca
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