Il Calderone? Sta bene in salute
Teramo - (Foto: sopra un glacionevaio del Gran Sasso presso il rifugio Franchetti, foto di Cristiano Iurisci: così nascono i ghiacciai – Sotto immagini del Calderone. Quella con più neve è del 1975) – Il giornalista Umberto Braccilli, preoccupato dallo stato di salute tradizionalmente non ottimale del ghiacciaio del Calderone, sul Gran Sasso, versante teramano, è andato a sincerarsi delle sue condizioni, convinto di dover appuntare cattive notizie. Sorpresa per lui e per tutti coloro che amano natura e montagne. Il ghiacciaio sta bene, pare riprendersi, e anzi, se ne sta formando un altro. Miracoli delle intemperanze climatiche, come è avvenuto a luglio, quando sulle cime della montagna faceva addirittura freddo invernale. Situazione che ha permesso al Calderone di superare le successive calure di agosto. Braccilli ha intervistato per la Rai due esperti geologi e alpinisti. Costoro, dopo aver condotto ricerche e accertamenti sul ghiacciaio, assicurano: ci sono oltre venti metri di ghiaccio sotto la superficie, quindi la massa è cresciuta rispetto ad alcuni anni fa. Il Calderone si sta rimpinguando, forse obbedendo al periodici alti e bassi della natura, di cui abbiamo scarse conoscenze. Può darsi, infatti, che tutto ciò che avviene, sia già avvenuto secoli fa, ma non possiamo saperlo. Uno degli esperti ha rivelato che nei pressi del Calderone c’è un nevaio perenne, in cui la neve sta diventando ghiaccio.
Il Calderone è l’unico ghiacciaio dell’Appennino, e il più meridionale del continente europeo. Una presenza irrinunciabile per chi ama la montagna, e anche una garanzia di sopravvivenza per tutti noi. Se il clima dovesse stravolgere le montagne, dovremmo avere paura.
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