Tovoli e l’Abruzzo


L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – Assegnato a Luciano Tovoli, come abbiamo riferito nei giorni scorsi, l’Esposimetro d’Oro nella edizione 2011 del Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo, manifestazione teramana dedicata ai maestri della luce, ideata e organizzata dall’associazione culturale Teramo Nostra, giunta alla sua XVI edizione. Nato a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, Luciano Tovoli, nel 2007, è divenuto il primo membro onorario di Imago, la Federazione europea dei direttori della fotografia. Nella sua lunga carriera, Tovoli ha vinto numerosi riconoscimenti: due Nastri d’Argento, per il film Professione: reporter (1976) di Michelangelo Antonioni e per Splendor (1989) di Ettore Scola; un David di Donatello per Il viaggio di capitan Fracassa (1991) di Ettore Scola; il Premio OICIC alla Mostra del Cinema di Venezia per il film Che ora è? (1989) di Ettore Scola; il Premio Da Vinci per Titus (2001) di Julie Taymor al Festival di Palm Springs. Inoltre ha ricevuto premi alla carriera ai festival di Montecatini (2004) e Foggia (2007). Negli anni novanta, Tovoli, è stato docente della’Accademia de L’Immagine e direttore artistico dell’Istituto Lanterna Magica de L’Aquila del quale, fra pochi mesi, diverrà Presidente Onorario. Dopo il suo esordio da regista con “L’armata ritorna” (1983), un film raffinato e di gusto francese, illuminò il film della piena maturità di Nanni Moretti, Bianca (1984) e Negli anni Novanta, grazia alla collaborazione con il regista Barbet Schroeder, gira negli Stati Uniti una serie di cupi e mirabili thriller. Il primo fu Il mistero Von Bulow (1991), passatogli dal vecchio amico, gravemente malato, Nestor Almendros. Ma il più celebre dei film fotografati da Tovoli all’estero è una commedia francese, La cena dei cretini (1998), che esibisce una fotografia particolarmente raffinata rispetto agli standard della commedia. Per il regista Francis Veber firmerà anche L’apparenza inganna (2000) e Sta zitto…non rompere (2002). La sua ultima opera è la fotografia del Dracula 3D di Dario Argento, appena finito di girare a Torino. Lo scorso gennaio, cosa più unica che rara per un cineasta, ha tenuto una lettura magistrale (di cui abbiamo già dato conto), all’Auditorio del museo Jeu de Paume (sezione del Louvre dedicata agli impressionisti) sul delicato tema: “Dal cinema documentario al cinema di fiction”. Presso la cineteca dell’Istituto Lanterna Magica de L’Aquila, oltre ad una copia de “L’armata ritorna”, sono presenti altri film da lui “fotografati”: “Il deserto dei taratari”, “Banditi a Orgosolo”, “Deserto dei Tartari”, “Suspiria” “Titus”, “Pane e cioccolata” e altri ancora. Tovoli è stato tra i piu’ attivi divulgatori dell’importanza del ruolo del direttore della fotografia nel cinema curando gli incontri internazionali a L’Aquila (dove insieme a Gabriele Lucci ha istituito nel 1992 il Premio Nestor Almendros per la fotografia cinematografica, all’interno dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica”).


20 Settembre 2011

Categoria : Cultura
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