Mai visti segnali del genere?


L’Aquila – Eccolo, è esemplare unico. E’ uno dei segnali per i cosiddetti “punti di raccolta” della popolazione in caso di terremoti o altre calamità che richiedano lo sgombero veloce, facile e agevole di molte persone verso un’area sicura, attrezzata, illuminata, dotata di prese idriche, una pavimentazione che impedisca il formarsi di fango e polvere, o vegetazione spontanea con zanzare, insetti e rettili. Debbono essere dislocati con raziocinio, efficienza e chiarezza sul territorio per convogliare la popolazione, in caso di necessità impellente, in zone – appunto – di raccolta, anche per soste non lunghe. Abbiamo scovato questo cartello nei pressi dell’Emiciclo regionale, alla Villa comunale, nello spazio accanto al palazzo. Non indica alcuna direzione e un bel nulla. E’ solo uno dei segnali che da due anni e mezzo la città attende, insieme con una vera organizzazione di punti di raccolta organizzati e degni di questo nome. In città non ne è stato installato uno, e non ne vedrete proprio, perchè non ci sono.
Esiste, pubblicato in fretta e furia, un sommario elenco di aree di raccolta: quello prodotto dal Comune nel 2010, sotto la pressione di servizi giornalistici su vari mass media, tra i quali i primi fummo noi a sollevare il problema. Aree per modo di dire, perchè erano soltanto spazi esistenti, noti a tutti, quasi tutti malconci e sterrati, o privi di illuminazione. I luoghi nei quali la popolazione, senza aspettare aiuti da nessuno, si dirigerebbe se fosse necessario. Il Comune promise, si impegnò, assicurò che la segnaletica sarebbe stata installata e che “chi di competenza” avrebbe concepito un intervento programmato e “pensato”. Nessuno ha pensato a niente. Siamo come eravano nel 2009 e prima, città sismica colpita dal sisma che, peraltro è sicuramente fenomeno non esaurito e che potrebbe manifestarsi ancora, speriamo senza la violenza del 2009, sorprendendo ancora una volta decine di migliaia di persone che non saprebbero cosa fare e dove andare. Non è che uno porta in tasca, infatti, l’elenco degli spazi indicati dal Comune. Bisognerebbe poterli raggiungere con ordine e consapevolezza, e soggiornarvi decentemente. Bisognerebbe. Non da queste parti. Che la faglia ce la mandi buona.


19 Settembre 2011

Categoria : Cronaca
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