Dal caso Spadaccini all’affare Lavitola
Pescara – (Foto: Lavitola e Berlusconi, da tuttaltramusica.com) – Potrebbe aver avuto radici nel crack Spadaccini, a Pescara, l’affare che porta al direttore del quotidiano L’Avanti!, Lavitola, e di conseguenza alle intercettazioni che riguardano Berlusconi, le presunte escort, e tutto quello che bolle in pentola grazie alla Procura di Napoli e ai soldi sborsati dal premier in aiuto di un personaggio assai discusso. Vicenda in cui Berlusconi è chiamato a testimoniare dai magistrati partenopei. Indagando nell’inchiesta che portò in carcere Spadaccini (imprenditore interessato al campo dei velivoli e dei mezzi antincendio), la Procura di Pescara intercettò conversazioni tra Berlusconi e Lavitola, quest’ultimo sicuramente titolare di interessi anche in Abruzzo. Al centro della vicenda anche una sostanziosa pubblicità sul giornale che fu dei socialisti storici. Il 7 giugno scorso è la data che porta uno degli sms di Mario Amicone a Lavitola, perchè il PdL gli fosse riconoscente. E Lavitola che dice: “Farò leggere il messaggio al premier”. Oggi Mario Amicone ha dato la sua versione dei fatti, sostenendo che la vicenda viene oggi strumentalizzata e adoperata come un’arma contro di lui. Arma politica, ma di quelle che lasciano il segno.
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