Esposìmetro d’oro alla memoria a Del Frate


Teramo – La Giuria del 16esimo Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo” ha deciso di assegnare a Renato Del Frate l’Esposimetro d’oro alla Memoria. Quello di Del Frate e’ il secondo nome individuato dalla Giuria presieduta dal saggista e critico cinematografico Stefano Masi, e si aggiunge a quello di Luciano Tovoli, che sara’ a Teramo il prossimo 29 ottobre per ritirare l’Esposimetro d’oro alla Carriera. Renato Del Frate, nato a Roma il 21 novembre 1910 e morto a Roma il 28 agosto 1962, fu cineasta di gusto e formazione realista, coinvolto in missioni documentaristiche in Africa, soprattutto agli inizi, con il ruolo di operatore quasi ufficiale del colonialismo italiano. Valido non solo negli esterni ma anche nell’illuminazione di studio nella Cinecitta’ fascista e post-fascista. Inizio’ l’apprendistato professionale come operatore di documentari e cinegiornali e apprese da Massimo Terzano, grande direttore della fotografia torinese, le tecniche d’illuminazione in studio. Nel 1937 fu secondo operatore sul set di Sentinelle di bronzo di Romolo Marcellini e l’anno dopo lavoro’ come operatore di macchina per il direttore della fotografia Ubaldo Arata in Luciano Serra pilota (1938) di Goffredo Alessandrini con il campione d’incassi dell’epoca Amedeo Nazzari. Fece il suo esordio come direttore della fotografia (all’epoca in Italia veniva utilizzata la definizione “primo operatore”) firmando le immagini di due commedie di Raffaello Matarazzo: Il marchese di Ruvolito (1939), sceneggiatura di Eduardo De Filippo anche attore protagonista insieme al fratello Peppino, e L’albergo degli assenti (1939). Nei primi anni Quaranta, dopo la chiusura delle frontiere ai film americani, fu tra i giovani operatori piu’ attivi a Cinecitta’. In questo periodo “illumino’” parecchie commedie, alcune in puro stile “telefoni bianchi”. Il meglio di se’ lo diede nel film La bisbetica domata (1942) diretto da Ferdinando Maria Poggioli, una commedia anticonformista e brillante con la coppia Amedeo Nazzari-Lilia Silvi. A Renato Del Frate non risulto’ difficile adeguarsi al gusto neorealista del dopoguerra. La manifestazione teramana dedicata ai maestri della luce, ideata e organizzata dall’associazione culturale Teramo Nostra, assegna ogni anno quattro premi nel nome di Gianni Di Venanzo: gli Esposimetri d’oro. Il riconoscimento viene assegnato all’autore della migliore fotografia italiana, all’autore della migliore fotografia straniera, alla carriera di un autore della fotografia e alla memoria di un autore della fotografia cinematografica. Viene assegnato anche un quinto riconoscimento, una targa speciale all’autore della migliore fotografia per una fiction televisiva.


17 Settembre 2011

Categoria : Cultura
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