Precari dichiarano guerra all’incertezza


Pescara – IMPUGNANO I LORO CONTRATTI IN SCADENZA – CGIL: “BISOGNA FARLO ENTRO DICEMBRE” – Basta con il precariato, basta con l’incertezza, la mancanza di un domani, per quanto modesto. Basta con una socirtà che colpisce i suoi figli e impedisce loro non solo di crescere, ma anche di sopravvivere se non di mese in mese, con il fiato corto, da cittadini di seconda categoria, senza diritti. Una società del genere non ha domani.
Sono 450 i precari che si sono rivolti alla Cgil di Pescara e, attraverso il sindacato, hanno impugnato i contratti di lavoro a tempo determinato e ne hanno chiesto la trasformazione in contratti a tempo indeterminato. Di questi circa 50 riguardano la Asl, ma ce ne sono anche altri che riguardano universita’ e scuola. Entro ottobre saranno depositati i relativi ricorsi. A rendere noti questi dati e’ la Cgil, che ricorda a tutti i lavoratori che c’e’ tempo fino al 31 dicembre per effettuare l’impugnazione, come prevede il collegato lavoro (legge 183/2010). “Sono migliaia le persone interessate alla questione ma se ne parla molto poco – ha detto allarmata Francesca Ramicone dal sindacato – e dopo il 31 dicembre non sara’ piu’ possibile impugnare i contratti pregressi”. Ramicone, insieme a Daniela Liguori, ha parlato del “ricorso eccessivo, cioe’ dell’abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato che da una parte alimenta il precariato e dall’altra nasconde le reali esigenze strutturali delle aziende. Un problema diffuso tanto nel pubblico quanto nel privato. Sono moltissimi i lavoratori che si vedono rinnovare il contratto a tempo determinato per anni e anni ma in questo modo beneficiano di retribuzioni minori, non maturano ne’ Tfr ne’ tredicesima e contributi e le aziende ci guadagnano”. Paolo Castellucci, Segretario generale della camera del lavoro di Pescara, si e’ occupato in particolare dei precari della Asl facendo notare che nel corso del tempo hanno perso il posto centinaia di persone dopo anni di attivita’(nel 2008 i precari erano 700, oggi 200 con il contratto in scadenza).
“Chi ha presentato ricorso – ha commentato – ha cominciato a lavorare perche’ faceva parte di graduatorie (per lo piu’ si tratta di infermieri o amministrativi), e non perche’ raccomandati e comunque un eventuale problema di etica sulle assunzioni effettuate a suo tempo non puo’ essere posto oggi, in questa fase e non puo’ essere posto da un direttore generale che non e’ stato certamente scelto tramite concorso”. Castellucci ha anche parlato dei problemi di personale della Asl: la pianta organica prevede 3.503 posti ma alla fine di quest’anno la previsione di copertura e’ di 3.160 posti (la carenza e’ di 400 unita’) e dal 2008 al 2010 la spesa per il personale e’ diminuita di 10 milioni di euro (da 181 milioni e 173 circa) e incide nella misura del 27 per cento.


16 Settembre 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.