Delitto Rea: due “telefonisti” da Teramo?

Teramo – LA SCOPERTA DI “CHI L’HA VISTO”, NESSUNO SE N’ERA ACCORTO – (Foto: molti investigatori sul luogo del delitto) – Una novità al giorno, o quasi, sul delitto Rea, che sembra sempre di più una vicenda piena di lacune, vuoti, indagini non approfondite, sorprese. L’ultima, come spesso è avvenuto e avviene ancora, dalla tv. La trasmissione “Chi l’ha visto” di ieri sera ha rivelato, molto credibilmente, che i “telefonisti” a Teramo furono due, e non uno solo, rimasto peraltro ignoto nonostante appelli, indagini, esortazioni a farsi vivo. E’ stata mandata in onda un’accurata rivisitazione tecnica della voce che, anonima, da una cabina telefonica teramana forse presso la stazione avvertì la polizia della presenza di un corpo nel bosco di Ripet di Civitella. Il corpo della giovane e bella campana Melania Rea, uccisa con 35 coltellate. Delitto per il quale è da due mesi detenuto il marito Salvatore Parolisi, caporalmaggiore a suo tempo istruttore di soldatesse nel reparto femminile dell’Esercito di stanza ad Ascoli Piceno.
La voce, forse di un uomo anziano, parlava di un corpo e poi diceva “ciao” al centralinista della polizia. “Chi l’ha visto” ha fatto ciò che nessun investigatore aveva fatto fino ad oggi, pur disponendo di attrezzature specifiche molto avanzate: ha scovato nella registrazione un’altra voce, che dide “Stai tranquillo, Michè…”. Le parole si distinguono molto chiaramente e in tv le hanno percepite tutti. Come mai nessuno si era accorto di questo suono nella telefonata, che presuppone la presenza di un’altra persona accanto al “telefonista”. Qualcuno che forse lo aveva consigliato e istruito sul come telefonare rapidamente, e interrompere subito la comunicazione. Due telefonisti, quindi.
Strano che a scoprirlo debba essere Rai3. Investigazioni forse non molto approfondite?