Zona rossa, dove osano i cronisti: InAbruzzo filma a un’ora dall’arrivo di Obama


L’Aquila – Zona rossa, blindatura stagna dove “non passa neppure uno spillo”? Sarà sicuramente così, ma è sicuro che i cronisti passano. E vanno a dare un’occhiata lungo il percorso lungo il qualte entro poche ore stando a ciò che si sa, passeranno sia il presidente americano Obama, che quello russo Medvedev. I cronisti penetrati oggi nella zona rossa strablindata sono almeno tre. Bernardino Santilli, corrispondente dell’agenzia Ansa, che è stato avvistato dopo un po’ dai vigilanti e accompagnato sotto scorta fuori dal perimetro proibito, ovvero il cuore del centro. I nostri Cristina Di Stefano e Christian De Rosa, che hanno violato la zona perimetrata nel pomeriggio e vi racconteranno con parole e immagini ciò che hanno visto e ripreso. I due nostri cronisti sono rimasti in centro per diverso tempo, prima che dei militari li avvistassero e chiamassero la polizia. Gli agenti hanno scacciato i due intorno alle 17 e 15 minuti.
Per il momento, possiamo raccontarvi che il centro è vigilato da numerosi personaggi in divisa e in borghese, e che si sono tiratori scelti nelle posizioni strategiche. Sono stati aggiunti ai tanti già in posizione attorno alla zona del summit. Esiste quindi tutta la sorveglianza di cui si parla? Servono davvero tutti gli uomini e i mezzi mobilitati alla grande? Sicuramente sì. Ma la rete ha qualche maglia sfilata,come un maglione di lana.
Ecco il racconto più dettagliato dell’…impresa dei nostri due cronisti.
Manca scarsa un’ora all’arrivo del Presidente Obama e quella che doveva essere il perimetro più sicuro e inaccessibile della terra viene attraversato da due cronisti locali, Cristina Di Stefano e Christian De Rosa. Quasi per gioco e scettici sul risultato raggiungono Porta Leone, ma sono subito bloccati dagli alpini assegnati alla zona. Senza perdersi d’animo fanno finta di tornare indietro ma alla prima distrazione delle divise si dirigono verso l’Istituto delle suore della Dottrina Cristiana, percorrono la salita incolta che fiancheggia l’Istituto e arrivano a via Castello. Il momento più difficile comincia. Le pattuglie passano di continuo, la città è deserta, solo macchine della polizia e i due cronisti, nascosti dietro una pianta. Impauriti ma con la voglia di andare avanti raggiungono Piazza del Teatro. Un rombo gli fa credere che l’esperienza sia finita, ma gli alpini non si fermano e i due vanno avanti. Da via Verdi scendono verso i Quattro Cantoni., attraversando via Tempera. Ma il viaggio termina lì, una pattuglia, questa volta della polizia, li ferma accompagnandoli fuori. Il risultato per i due cronisti è comunque raggiunto: la Zona Rossa è stata forzata.

CHIODI SULLA SICUREZZA – ”Ci sono i grandi della terra e le misure di sicurezza devono essere molto forti e affidabili, non c’e’ una presenza ossessiva ma molto discreta. D’altronde la sicurezza se ci deve essere non deve essere ostentata. La vera sicurezza e’ quella nascosta”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha commentato a SkyTg24 lo svolgimento del summit del G8 a L’Aquila. In merito alla situazione del territorio a seguito del terremoto che lo ha sconvolto ha detto: ”neanche i grandi della terra hanno la bacchetta magica. Da settembre sicuramente non tutti torneranno nelle abitazioni, ma c’e’ la caserma della Guardia di Finanza che ospitera’ un numero importante di persone, tanti appartamenti sfitti”. Insomma, ha concluso, si puo’ dire che a settembre ”non ci saranno piu’ persone nelle tende”.


08 Luglio 2009

Categoria : Cronaca
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