Scoperta scientifica sulle staminali
Pescara – E’ AVVENUTA IN OSPEDALE, MEDICINA TRASFUSIONALE – La scoperta in ospedale di una nuova cellula staminale da parte del laboratorio di ricerca del Dipartimento di medicina trasfusionale apre la strada allo sviluppo di nuove terapie e alla possibilita’ di nuovi farmaci capaci di inibire o far regredire un processo tumorale. I dettagli li ha spiegati oggi la ricercatrice internazionale Anna Berardi, responsabile del laboratorio di ricerca. All’incontro hanno partecipato anche Antonio Iacone, direttore del Dipartimento di medicina trasfusionale, Claudio D’Amario, manager della Asl di Pescara, Giovanna Baraldi, sub commissario alla sanita’ per l’attuazione del piano di rientro, Domenico Cappuccilli, presidente Ail. Nello specifico il laboratorio di ricerca ha individuato una sottopopolazione di cellule staminali, vale a dire una cellula bipotente capace di produrre allo stesso tempo le cellule del sangue e quelle endoteliali che costituiscono e vanno a formare i vasi, le arterie e i capillari. “Per dimostrare le potenzialita’ di questa cellula – ha spiegato Anna Berardi – abbiamo prima creato un sistema in vitro molto semplice e poi abbiamo ripetuto l’esperimento su un topo creato in laboratorio capace di ricevere le cellule umane. Dopo il trapianto – ha aggiunto la ricercatrice – le cellule hanno ricreato il sangue e contribuito alla formazione dei vasi”. Da parte sua il direttore del Dipartimento di medicina trasfusionale ha sottolineato che “aver concentrato in un’unica sede l’attivita’ di ricerca di base con quella applicata fornisce garanzie. In questo modo, quindi, si puo’ pensare di accorciare i tempi che intercorrono tra una scoperta e la sua reale applicazione sul paziente”.
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