Delitto Rea, chiesto incidente probatorio
Teramo – (Foto: uno dei difensori di Paroli, l’avv. Biscotti) – La difesa di Parolisi, il caporlmaggiore accusato per l’assassinio della moglie Melania nell’aprile scorso presso Civitella del Tronto, passa ai fatti. Oggi ha chiesto in incidente probatorio, che serva a chiarire in maniera stabile negli atti tutto ciò che riguarda il luogo e l’ora della morte di Melania Rea. I difensori non credono, infatti, che i tanti aspetti a loro giudizio fumosi della ricostruzione del delitto, sia sufficienti certezze. Anzi, nessuna certezza. E mirano a dimostrare l’estraneità dell’accusato all’omicidio. Dopo quasi due mesi di detenzione preventiva.
Gli avvocati del caporalmaggiore intendono “cristallizzare l’ora esatta della morte della donna di Somma Vesuviana, avvenuta tra le 14,30 e le 15,10″ perchè “l’ora della morte appare assolutamente centrale nella ricostruzione del fatto”. Si punta ad una perizia tecnica, in contraddittorio, ovvero l’incidente probatorio, per fissare l’ora della morte.
I risultati delle perizie della Procura, per gli avvocati Gentile e Biscotti, sono contraddittori e inattendibili. Sono stati analizzatii tempi di metabolismo della caffeina presente nello stomaco di Melania e del cibo digerito, ma vi sono incongruenze. Il GIP darà la sua risposta sulla richiesta di incidente probatorio il 16 settembre.
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