Per Chiodi è un momento storico – Giuliante attacca, Cialente gli risponde
L’Aquila – CHIODI: MOMENTO STORICO – ”Momento storico e irripetibile destinato a segnare la storia di questa regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine della cerimonia di apertura del summit del G8 alla caserma della Guardia di finanza di Coppito. ”Penso che un appuntamento di questa rilevanza politica per l’Abruzzo non avra’ modo di verificarsi in futuro. Possiamo tranquillamente affermare – aggiunge Chiodi – di essere al centro della storia; un evento unico che L’Aquila e l’intero Abruzzo hanno l’onore di accogliere. E’ la storia di questa regione che in queste ore sta cambiando – ha aggiunto il presidente della Regione – e siamo convinti che un evento del genere aiutera’ il difficile processo di ricostruzione che ci attende per i prossimi anni”. Il presidente della Regione poi non ha mancato di sottolineare il ruolo fondamentale recitato dal presidente del Consiglio. ”Una straordinaria intuizione di Silvio Berlusconi e del Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che in questo modo hanno portato all’attenzione mondiale il senso di una tragedia immane che ha colpito il territorio aquilano e l’Abruzzo”. ”Ai Capi di Stato del G8 – conclude Gianni Chiodi – l’augurio di buon lavoro e una serena permanenza in una terra ferita ma non piegata”. (Nella foto: Gianni Chiodi, presidente della Regione)
GIULIANTE E CIALENTE – Per il capogruppo regionale del PdL, Gianfranco Giuliante il sindaco dell’Aquila Cialente deve dimettersi. L’attacco si riferisce all’appalto, pare di 50 milioni, conferito dal Comune ad un’impresa per il deposito delle macerie nella ex cava Teges. Irregolare, per Giuliante, tutto ok per l’assessore Moroni. La notizia relativa all’uso dell’ex cava Teges, un’enorme “buco” nei pressi di Bazzano, fu anticipata da InAbruzzo.com più di un mese fa: non è certo una novità. Non vi fu la minima reazione, nè conferme nè smentite. Si lavorava “sotto” per l’appalto ad un’impresa che non era neppure attiva, allora? La nostra notizia disturbò i manovratori. Ora rispunta. Più avanti, il sindaco dà la sua versione. (Nella foto: Gianfranco Giuliante, capogruppo PdL)
CIALENTE RISPONDE – “Dall’alto della serenità che contraddistingue questa come le altre scelte – replica Cialente a Giuliante – che ho compiuto da due anni a questa parte, rilevo obiettivamente che, a tre mesi e due giorni dalla notte della tragedia che ci ha colpito, il capogruppo del Pdl dà segni della sua esistenza per la terza volta.
Tre occasioni perse per fornire un contributo proficuo e spese solo per attaccare l’amministrazione comunale e la mia persona. Desaparecido nella quotidiana battaglia per la sopravvivenza della città e nel confronto mai facile con il Governo, è occupato unicamente nelle battaglie interne al suo partito o nella lottizzazione delle nomine regionali. Se solo avesse partecipato a qualcuna delle centinaia di riunioni continue svolte dal Comitato direttivo dell’emergenza conoscerebbe le difficoltà che, con la Protezione civile ed altre massime cariche istituzionali, abbiamo dovuto affrontare per risolvere il drammatico problema dell’identificazione del sito per il doloroso smaltimento delle nostre macerie. Non ho né tempo né voglia di rispondere al capogruppo Pdl che, evidentemente, ha invece tempo da perdere in questi giochi, mentre altri stanno letteralmente “crepando”, per salvare quella che è anche la sua città”.
(Nella foto: Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila)
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