“La Regione ignora il Mia Casa Abruzzo”
L’Aquila – Di Pio Rapagnà, Mia Casa d’Abruzzo: “La Conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale, nella seduta odierna, ha deciso, senza fornire alcuna “giustificazione formale e sostanziale”, di non inserire all’ordine del giorno della seduta di martedì prossimo 20 settembre l’esame, la discussione e l’approvazione di una “Legge regionale ad hoc” di indirizzo e di controllo della ricostruzione “leggiera e pesante” e sulla “urgentissima” messa in sicurezza antisismica della edilizia residenziale pubblica, dentro e fuori il cratere. La richiesta era stata avanzata dal Mia Casa d’Abruzzo, anche a seguito dell’impegno assunto in merito dalla 2^ Commissione Consiliare presieduta dal Consigliere aquilano Luca Ricciuti.
In merito alla “ricostruzione leggera e pesante” degli alloggi di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, il 15 novembre scorso il Commissario Delegato per la Ricostruzione – Presidente della Regione – Gianni Chiodi, ha emesso il Decreto n. 23, il quale contiene le disposizioni regolamentari per la riparazione e ricostruzione degli alloggi pubblici e riscattati, con tutti i capitoli di spesa, i finanziamenti stabiliti e le risorse a disposizione.
Il Mia Casa è ormai da 28 mesi che chiede al Consiglio regionale di “intervenire”, con un atto legislativo di indirizzo e di controllo, sui “soggetti attuatori” (ATER – Provveditorato alle Opere Pubbliche – Comune dell’Aquila) a sostegno e incentivo per l’effettivo avvio di un’ampia e “controllata” ricostruzione, che tantissime famiglie ancora sfollate attendono con ansia e sempre maggiore preoccupazione.
La decisione assunta dalla Conferenza dei Capi Gruppo, alla luce dei tantissimi mesi inutilmente trascorsi dal 6 aprile 2009, non fa onore alla massima Istituzione Legislativa regionale alla quale il Mia Casa e i Cittadini terremotati si è invece sempre rivolta, con rispetto e fiducia: pertanto la “tradizionale” presenza di una delegazione del Mia Casa, mantenuta in vita in occasione di tutte le sedute le sedute del Consiglio regionale, compresa quella del 15 agosto scorso, a questo punto, non ha più alcun senso e alcun obiettivo di solidarietà e incoraggiamento.
Per questo, in attesa di novità istituzionali e quale forma di “indignata protesta”, nessuna delegazione del Mia Casa sarà presente in aula nel corso della prossima seduta del 20 settembre, né a quella ordinaria e né a quella “straordinaria”.
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