ANCE su ipotesi accordo case E
L’Aquila – “Auspichiamo vivamente che si ratifichi al tavolo di domani l’accordo per sbloccare le pratiche riuardanti le abitazioni E fuori dai centri storici tramite l’autocertificazione degli interventi. Sarebbe un passo concreto verso la semplificazione burocratica di cui tanto si parla”. Cosi’ commenta il Presidente provinciale ANCE, associazione costruttori, Gianni Frattale le anticipazioni della stampa sull’accordo amichevole raggiunto ieri a palazzo Chigi tra le strutture commissariali ed il Comune, con la benedizione del Sottosegretario Gianni Letta. “Un procedimento – continua Frattale – che obbligherebbe tutti a metterci la faccia, ciascuno per la propria parte. Ed il rischio di dover rispondere direttamente degli errori, oltre ad alleggerire la filiera dei controlli e a ridurre i tempi, limitera’ senzaltro le approssimazioni sia in fase progettuale che di esecuzione”. Frattale ci tiene a ricordare come questa sia la politica che le imprese edili dell’ANCE perseguono fin dal principio, insieme a quella della legalita’. E’ infatti in linea con questa filosofia che l’ANCE L’Aquila si e’ premunita da tempo, adottando per le proprie imprese un pacchetto di polizze fidejussorie che garantiscono un ristoro per ogni imprevisto e mettono sia il cittadino che chi esegue i lavori in condizioni di assoluta tranquillita’ sia riguardo alla qualita’ del lavoro eseguito che ad altri errori o incidenti di percorso riguardanti l’opera ed il cantiere. “Siamo pronti da tempo – sottolinea il Presidente di ANCE L’Aquila – muniti di tutti gli strumenti per aprire anche domani i cantieri relativi alle 7000 pratiche giacenti nella filiera, ed altrettanto ci auguriamo sia per tutte le figure protagoniste del processo”. Con un calcolo approssimativo si stima che le quasi 7500 pratiche in attesa di indennizzo svilupperebbero all’incirca 400 cantieri considerando che molte di queste domande riguardano aggregati condominiali da 10/20 unita’ abitative per edificio. Gli imprenditori di ANCE L’Aquila raccolgono la sfida del vice Commissario Cicchetti che parla di due anni per ricostruire gli edifici E fuori dai centri storici: “Ci sentiamo persino di rilanciare” conclude Frattale “invitando a sbloccare subito anche i cantieri nei centri storici”.
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