Golden-Val Sinello, documento unitario


Chieti – RIPORTIAMO IL RESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO – Vertenza Golden Lady – Val Sinello: un documento unitario in occasione dell’incontro in programma domani a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico. In vista dell’incontro in programma domani (13 settembre 2011) a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico, dove verrà affrontata la vertenza Golden Lady, è stato approntato un documento unitario elaborato dal Comitato di salvaguardia dell’occupazione in Val Sinello. “Credo sia la prima volta in assoluto nella nostra provincia che su un tema delicatissimo come la salvaguardia occupazionale vi sia un’assoluta unità d’intenti” – dice il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio. Ecco l’intero documento.

COMITATO DI SALVAGUARDIA DELL’OCCUPAZIONE IN VAL SINELLO
DOCUMENTO DI ANALISI DEL TERRITORIO
L’area industriale della Val Sinello, con particolare riferimento alla centralità istituzionale rappresentata dai comuni di Gissi, Monteodorisio e Scerni, si configura come un polo industriale ed economico di primaria importanza a livello regionale. Negli ultimi anni, nell’area si sono registrati maggiori segnali di recessione economica che hanno determinato una forte criticità occupazionale, accentuata anche da una generale contrazione economica manifestatasi a livello nazionale ed europeo a partire fin dal 2008.

L’economia locale ha progressivamente perso slancio, a seguito di una scarsa propensione delle imprese industriali ad investire nell’area e di una valorizzazione ancora inadeguata delle risorse ambientali e culturali del territorio. Anche la dotazione infrastrutturale non è ancora soddisfacente soprattutto per quanto riguarda i collegamenti stradali locali e le infrastrutture primarie. Pesa inoltre l’assenza di un nodo di scambio intermodale e di una rete logistica adeguata.

L’area interessata è ricompresa nei territori della ex comunità montana Medio Vastese (zona T), nei comuni di Gissi, Monteodorisio e Scerni.
L’area industriale Val Sinello, appartenente al COASIV, Consorzio Industriale del Vastese, è caratterizzata principalmente da piccole e medie imprese del settore metalmeccanico-automotive e dalla presenza di primarie industrie nazionali e internazionali del settore abbigliamento e alta moda quali la Golden Lady s.p.a. e la Canali s.p.a.

Le principali infrastrutture di accesso all’agglomerato industriale sono Il casello autostradale di Vasto Nord, la SS16 Adriatica, la Strada Provinciale fondo valle Sinello; la stazione ferroviaria di riferimento all’area è la stazione di Vasto-San Salvo; i principali porti sono quelli di Vasto Punta Penna e il porto di Termoli (CB).

Sono presenti reti in esercizio per la fornitura di energia elettrica, gas metano, acqua potabile e acqua industriale in tutto l’agglomerato e le reti fognarie di acque bianche e nere in esercizio e confluenti all’impianto di depurazione.

A seguito della predetta crisi economica, che si ripercuote anche sui Comuni del Medio e Alto vastese che gravitano nell’area di crisi di che trattasi, la maggior parte delle attuali aziende ubicate sul territorio sono state costrette a far ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla vigente normativa, fino al licenziamento e al ricorso alle procedure di mobilità per gli esuberi determinatisi.

A riprova di quanto detto, ovvero della condizione di crisi che ha interessato il territorio di riferimento, valgano i dati sulla tasso di iscrizione negli elenchi anagrafici dei residenti in età di lavoro dei comuni di Gissi, Monteodorisio e Scerni che, nel corso dell’ultimo triennio, sono più che raddoppiati come si evince dall’allegato prospetto elaborato dal Centro per l’Impiego di Vasto. Si evidenzia che le aziende ubicate nell’area industriale della Val Sinello rappresentano la principale fonte di reddito per i lavoratori dell’area.

È pertanto opportuno promuovere e sostenere occasioni di sviluppo produttivo da parte di nuove imprese investitrici e di processi di ammodernamento e ristrutturazione delle aziende preesistenti e ormai radicate nel territorio, favorendo, anche tramite il rafforzamento e l’ammodernamento delle infrastrutture materiali e immateriali a servizio degli insediamenti produttivi, ogni possibile ed efficace interrelazione che può determinarsi tra le risorse di lavoro in attesa di reimpiego e nuovi investimenti di sviluppo produttivo e di crescita dell’occupazione, con particolare attenzione alle specificità che il territorio rappresenta nei settori metalmeccanico-automotive, abbigliamento e alta moda.

A tal fine si rende necessaria una manovra unitaria di intervento che partendo dalle molteplici situazioni di crisi maturate nell’apparato industriale delle aree già riconosciute in “crisi” dalla normativa vigente, promuova, con il concorso degli Enti ed Istituzioni interessati, nuove iniziative produttive che oltre a contribuire al consolidamento e recupero delle attività esistenti, favoriscano il reimpiego dei lavoratori interessati dal processo di dismissione dell’apparato produttivo.

Per questo sono necessari la definizione di un’unitaria linea di intervento, unitamente al coordinamento dell’azione ministeriale e regionale, alla confluenza di risorse finanziarie, al raccordo con gli Enti Locali e con gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti e un’azione coordinata di marketing territoriale per l’attrazione di nuovi investimenti.

La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessorato al Lavoro e dell’Assessorato alle Attività Produttive, con la Delibera di Giunta Regionale n.499 del 25/07/2011 ha deliberato di ritenere l’area industriale della Val Sinello, con particolare riferimento alla centralità istituzionale rappresentata dai comuni di Gissi, Monteodorisio e Scerni, quale unica grande area di crisi industriale complessa in quanto ricadente nella fattispecie di crisi che coinvolgono una o più imprese di grande e media dimensione con effetti sull’indotto, ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 4,del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 marzo 2010.

La D.G.R. è stata successivamente inviata per il seguito di competenza al Ministero dello Sviluppo Economico. Con tale atto si è dato inizio alla procedura di individuazione, attraverso la successiva sottoscrizione di appositi accordi di programma quadro (APQ), di interventi mirati alla reindustrializzazione delle aree di crisi industriali, cui applicare i benefici della L. 181/89.

Gli strumenti descritti consentiranno di accedere a programmi di finanziamento pubblici e privati, utili a tutelare l’apparato produttivo ancora esistente e ad incoraggiare nuovi insediamenti, favorendo così il rilancio delle attività industriali e la salvaguardia dell’occupazione.

La Regione Abruzzo nel contempo, attraverso l’Assessorato al Lavoro, ha adottato il Piano Operativo 2007-2013, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, quale strumento di programmazione per la realizzazione di iniziative di inclusione sociale, formazione e di particolare attenzione al sostegno all’occupabilità per i lavoratori e per le imprese.

All’interno del P.O. sono previsti progetti di intervento tesi al potenziamento degli strumenti per lo sviluppo del sistema della formazione continua e permanente, al rafforzamento delle azioni di contrasto alla crisi occupazionale e alla creazione di nuova imprenditorialità.
In tali ambiti sono stati predisposte le seguenti attività:
Progetto Speciale Multiasse “ Lavorare in Abruzzo 2”: costituisce la naturale prosecuzione della best practise già attivata con il Programma denominato “Lavorare in Abruzzo” ed è finalizzato all’incremento dei livelli occupazionali regionali attraverso la creazione di un contesto migliore per i datori di lavoro, stimolandone lo spirito imprenditoriale.
Coerentemente a quanto indicato dal Regolamento CE 800/2008, il progetto disciplina le tipologie di aiuti (Incentivi) alle assunzioni a tempo indeterminato, con contratto di lavoro subordinato ex art. 2094 c.c., delle seguenti categorie di destinatari:
• lavoratori svantaggiati;
• lavoratori molto svantaggiati;
• lavoratori disabili.
L’ avviso è rivolto a tutti i datori di lavoro/imprese ai sensi degli artt. 2082 e 2083 c.c., con sede operativa nella Regione Abruzzo, che operino in una delle aree di crisi individuate dalla regione o in attività nei settori innovativi sui quali promuovere la creazione dei Poli di Innovazione previsti dal P.O.R. F.E.S.R. Abruzzo 2007/2013 – Asse I “R&ST, Innovazione e Competitività” – Attività I.1.2

“Sostegno alla creazione di Poli di Innovazione”.
Progetto Speciale “Internazionalizzazione nelle Imprese”: il progetto intende promuovere una cultura aziendale diffusa volta all’ampliamento dei mercati e all’acquisizione di nuove e strategiche competenze rivolte alla crescita imprenditoriale e manageriale. L’obiettivo consiste nel generare nuove opportunità di crescita e visibilità per le imprese del territorio abruzzese attraverso la capitalizzazione delle esperienze pregresse, l’apprendimento di nuove modalità operative e la valorizzazione e il potenziamento del capitale umano.
Per il raggiungimento di tali obiettivi si incentiva la creazione di Reti Locali per la promozione di politiche comuni, attraverso il potenziamento di un sistema di formazione di carattere europeo e la formazione di figure professionali strategiche e necessarie ai nuovi assetti organizzativi. I soggetti ammessi a presentare proposte possono essere, in associazione temporanea, un organismo di formazione accreditato, in qualità di referente, enti locali, Camere di Commercio, Consorzi, Associazioni sindacali datoriali e dei lavoratori ed Università.

Progetto Speciale Multiasse “Sviluppo del Microcredito a sostegno della crescita e dell’occupazione”, il progetto è rivolto a due categorie, microimprese e persone svantaggiate (disoccupati, inattivi, immigrati, destinatari di sussidi etc,) che intendono creare una impresa autonoma, ma che non possono accedere ai servizi bancari tradizionali.
La Regione Abruzzo, attraverso la costituzione di un “Fondo Microcredito F.S,E,”, intende permettere:
 la erogazione di microcrediti, fino ad un massimo di 25.000,00 euro, per supportare l’autoimprenditorialità di soggetti in condizione di svantaggio e per realizzare nuovi investimenti per sostenere la creazione di microimprese che si trovano in condizioni di non poter accedere ai tradizionali canali di credito:
 la copertura, attraverso una specifica garanzia prestata dal Fondo, dell’80% dei prestiti erogati da intermediari finanziari a favore di soggetti in difficoltà ad accedere ai tradizionali canali del credito.
Tali interventi permetteranno di:
 aumentare l’efficacia, l’efficienza, la qualità e l’inclusività delle imprese;
 sostenere la regolarizzazione del mercato del lavoro;
 migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre la disparità di genere;
 sviluppare percorsi di integrazione e migliorare l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e per combattere ogni forma di discriminazione del mercato del lavoro;
 aumentare la flessibilità della gestione del Fondo Sociale Europeo attraverso la costituzione di fonti finanziarie durevoli e rotative che si rigenerano con la restituzione delle risorse impegnate;
 creare un effetto leva, cioè la possibilità di attirare altre fonti di finanziamento.

Inoltre la Regione, al fine di contribuire ed arricchire la formazione professionale dei lavoratori sospesi od espulsi dal sistema produttivo e pertanto, permettere una maggiore possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro con indubbio vantaggio anche per le imprese, ha attivato in collaborazione con le Province, il
Progetto Speciale Multiasse “Patto delle Politiche Attive del Lavoro per i lavoratori percettori di AA.SS. in deroga”, inserito nella programmazione 2009/2011 del P.O. FSE, approvato con DGR n. 744 del 27/09/2010, con il quale la Regione Abruzzo intende orientare la propria azione politica e programmatoria verso il rafforzamento del raccordo tra politiche passive e attive del lavoro, integrando risorse nazionali e regionali ai fini di una più efficace e tempestiva azione di aggiornamento delle competenze e/o di riqualificazione e reimpiego dei lavoratori. Il Patto prevede, attraverso le risorse del Fondo sociale europeo, l’erogazione delle seguenti misure di politica attiva:
1. nel periodo di sospensione: la realizzazione di percorsi di aggiornamento delle competenze coerenti con i fabbisogni professionali e rivolti ai lavoratori in costanza di rapporto di lavoro per i quali si prevede una reimmissione nel processo produttivo di provenienza;
2. nel periodo di mobilità: la realizzazione di percorsi di adeguamento delle competenze, finalizzati alla ricollocazione dei lavoratori espulsi dai processi produttivi.

Misure di Politica Attiva sono erogate dai soggetti del sistema formativo regionale, nel rispetto delle procedure previste per la realizzazione delle attività finanziate dal FSE.
La principale finalità del “Patto delle politiche attive per i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali” è quella di collegare gli ammortizzatori sociali a percorsi di politica attiva, coinvolgendo i lavoratori interessati dalla crisi e destinatari di ammortizzatori in percorsi di formazione e di accompagnamento all’occupabilità.
I destinatari delle misure di politica attiva sono i lavoratori residenti/domiciliati nella regione Abruzzo, beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga (CIG o mobilità), ex art. 19, L 2/2009, in quanto sospesi o a rischio di espulsione dai processi produttivi per un periodo di almeno 4 settimane ed espulsi dal processo produttivo.
Lo strumento individuato dalla Regione Abruzzo per attivare le politiche attive del lavoro è la “Dote Individuale”, ossia l’ammontare delle risorse di cui il lavoratore, percettore dell’ammortizzatore sociale in deroga, è assegnatario. La Dote è finalizzata a rafforzare le competenze del lavoratore sospeso e, quindi, a potenziare il capitale umano delle imprese o rafforzare le competenze dei lavoratori già licenziati per favorirne la loro ricollocazione.
Il titolare della Dote accede:
 ai servizi di accompagnamento all’occupabilità attraverso la rete dei servizi pubblici per l’impiego (Centri per l’Impiego) o dei soggetti privati accreditati nella Regione Abruzzo per i servizi di orientamento;
 ai servizi formativi attraverso gli Organismi formativi accreditati in Regione Abruzzo per la formazione continua.

Sempre nell’ambito del Piano Operativo 2009-2010-2011, è stato reso operativo il Protocollo d’Intesa con le Province per la realizzazione del “Progetto Speciale Multiasse ad attuazione Provinciale”, in materia di formazione professionale e di politiche attive del lavoro.
Il Protocollo prevede 4 specifiche aree (cluster) di interventi:
a) il rafforzamento delle istituzioni del Mercato del Lavoro;
b) l’inserimento e reinserimento al lavoro, contrasto alla precarietà lavorativa;
c) l’accompagnamento al lavoro e altre azioni a favore di soggetti in condizioni di povertà;
d) l’adattabilità dei lavoratori e del management delle piccole imprese.

Le modalità attuative quali, emissione dei Bandi e Avvisi, selezione dei progetti, erogazione dei finanziamenti, voucher formativi e borse lavoro, sono curati direttamente dalle Amministrazioni Provinciali.

Utile e funzionale al progetto di reindustrializzazione dell’area di che trattasi, potrebbe essere l’attuazione di progetti di formazione o riqualificazione, che possono includere anche attività lavorativa connessa all’apprendimento (formazione on the job), così come previsto dal D. L. 78/2009, convertito dalla Legge 102/2009.
Il lavoratore coinvolto, oltre ad essere destinatario di un percorso di formazione, potrà beneficiare dell’indennità di sostegno al reddito nonché, a titolo di retribuzione da parte dei datori di lavoro, della differenza tra il trattamento di sostegno al reddito e la retribuzione.

I Sindaci dei Comuni del territorio si sono resi disponibili a semplificare e velocizzare le procedure autorizzative utili e funzionali sia al processo di reindustrializzazione dell’area che finalizzate a favorire nuovi insediamenti produttivi, al fine di consentire il reimpiego dei lavoratori interessati da processi di dismissione.

Le Organizzazioni Sindacali e Datoriali si sono dichiarate disponibili ad un confronto finalizzato alla ricerca di soluzioni che favoriscano il rilancio dell’occupazione nell’area industriale della Val Sinello.

In conclusione, esistono una serie di condizioni favorevoli che sinergicamente possono concorrere a determinare una manovra di intervento nel bacino territoriale in argomento, in modo da consentire investimenti nell’area di che trattasi per il rilancio delle attività produttive con positive ricadute occupazionali e sociali.


12 Settembre 2011

Categoria : Economia
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