API, Milano apre stagione congressuale

L’Aquila – (com) – Ieri pomeriggio il consigliere regionale Gino Milano presidente e coordinatore regionale di Alleanza per L’Italia ha indicato le linee programmatiche del partito in un incontro svoltosi a Giulianova alla presenza di rappresentanti del partito provenienti da tutto l’Abruzzo, dei coordinatori provinciali, del gruppo regionale di coordinamento, del movimento giovanile, nonché di semplici iscritti e simpatizzanti. Il Consigliere regionale – aprendo di fatto la stagione congressuale che porterà alla definizione dell’organigramma del partito – ha introdotto i temi emersi dalla festa nazionale di Api recentemente conclusasi a Labro, oggetto della riflessione per le assemblee che si svolgeranno ai vari livelli nei prossimi giorni, altresì discutendo con i presenti le priorità da affrontare e condividendo, alla luce dei numerosi interventi che hanno dato vita ad un vivace confronto, le linee strategiche del partito. Sviluppando il suo ragionamento, Milano ha delineato come che la crisi drammatica di questi giorni non é certamente solo italiana, ma in essa il nostro Paese é precipitato più drammaticamente degli altri; evidenziando i gravi e colpevoli errori di analisi politica della maggioranza e manifestando ancora una volta l’immobilismo inconsistente della destra, incapace di rinnovarsi in termini di progetto e di leadership, e l’inconcludente paralisi della sinistra, perennemente in bilico tra l’anima riformista e quella massimalista. Ciò apre definitivamente lo spazio politico per un alleanza riformatrice, alternativa e competitiva sul piano politico ed elettorale rispetto al polo di destra e di sinistra. Il Terzo Polo – ha proseguito Milano – per API è l’unico approdo, una scelta strategica convinta e irrinunciabile che in Italia come in Abruzzo, dove già esiste un coordinamento nello stesso Consiglio regionale, cresce sempre più come progetto credibile e prospettiva politica per il futuro del Paese. Proprio sui temi dell’emergenza finanziaria, il terzo polo ha già dimostrato la propria coesione e responsabilità, facendo valere la linea dei contenuti riformatori col differenziarsi dalle proposte di chi sembra giocare ai dadi le risposte alla crisi o di chi proietta la partita su uno schermo inesistente.