“ADSU, nessun conflitto di interessi”


L’Aquila – Il conflitto di interessi non esiste, quindi il rilievo del consigliere Perilli mi lascia perplesso. L’istituto diocesano gestisce aree e immobili propri, non quelli della Curia che sono cosa ben diversa”. È la replica del commissario straordinario dell’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adsu) dell’Aquila, Francesco D’Ascanio, all’accusa formulata dal consigliere comunale dell’Aquila di Rifondazione comunista Enrico Perilli, secondo il quale D’Ascanio è in conflitto di interessi nel mantenere i ruoli di commissario dell’Adsu e responsabile dei rapporti tra l’Istituto per il sostentamento del clero, che gestisce, tra le altre cose, il patrimonio immobiliare della Chiesa e gli Enti locali.
“Peraltro la proprietà della struttura a cui fa riferimento Perilli e cioè la cosiddetta casa dello studente San Carlo Borromeo è del Comune e la Giunta regionale ne ha affidato la gestione alla Curia nel rispetto delle regole, delle norme e delle tariffe stabilite dall’Adsu – continua il commissario – e questo indipendentemente dalla gestione diretta dell’azienda e quindi senza arrecare alcun danno alle legittime aspettative degli studenti che potranno essere ivi ospitati anche in relazione alle graduatorie definite con le regole della stessa Adsu”.
“Al buon Perilli consiglio di pensare a lavorare per la città e a risolvere i gravi problemi che ci sono”, conclude D’Ascanio.


07 Settembre 2011

Categoria : Cronaca
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