CGIL, manifestazione per 10.000
Teramo – La CGIL ha scelto Teramo (l’allusione al presidente Chiodi, che è teramano, è palese) per la sua manifestazione regionale, culminata questa mattina con un corteo lungo corso San Giorgio, con slogan, striscioni, molte bandiere rosse del sindacato. Almeno 10.000 i partecipanti secondo la CGIL, e se non 10.000, sicuramente in tanti. Lo sciopero di oggi non è condiviso dagli altri sindacati che, per la CGIL, invece di stare accanto ai lavoratori “hanno scelto di sedere nei tavoli con il governo e con la Confindustria”. La CGIL sostiene che le risorse necessarie debbono venire non dai soliti “spremuti”, cioè i lavoratori a reddito fisso o dipendenti, ma dai ricchi, dai latifondisti, e da quell’immenso mondo degli evasori fiscali, che sottraggono alla collettività ogni anno decine di miliardi di euro, qualcuno dice centinaia. La manovra in atto è iniqua, sbaglia obiettivi e direzione, e va corretta altrimenti risulterà più che inutile, dannosa per il paese. Per il sindacato della Camussi e in Abruzzo di Di cesare, non è escluso che vengano ridotti o addirittura compromessi persino i fondi per la ricostruzione dell’Aquila e dei centri del cratere.
Presenti delegazioni di molte aziende abruzzesi in liquidazione, tra le quali la Golden Lady di Gissi, che a novembre potrebbe lasciare disoccupati quasi 400 lavoratori. Ben in vista anche la delegazione della Brioni. Adesioni alte in molte aziende della regione, giunte a Teramo rappresentanze di tutto l’Abruzzo e da L’Aquila.
In evidenza anche il gravissimo problema delle vittime del lavoro. Ben 29 nel solo 2011, il 30 per cento delle quali giovani. Le morti bianche sono una delle inguaribili piaghe dell’Abruzzo. Pur di lavorare, si accettano condizioni spesso rischiose e i risultati di questo clima sono morti e feriti.
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