Movimenti e comitati, pausa di riflessione
L’Aquila – Scrive Francesca Fabiani: “La apparente tranquillità dei movimenti e dei comitati che è seguita alla estate del 2010 ha avuto la evidente ragione nella necessità di una pausa di riflessione su tutto quanto fatto, insieme e non, concordi e discordi, dal febbraio / marzo di Anno 1 e delle Carriole.
Abbiamo fatto un lungo tratto di strada insieme, abbiamo trovato nel percorso comune soddisfazione, a volte, irritazione altre.
Il problema che ci preme affrontare e sul quale riteniamo utile e necessario confrontarci è la logica prosecuzione del percorso iniziato con Anno 1, un percorso di condivisione e di ascolto, di partecipazione ed inclusione.
Abbiamo ipotizzato un “luogo” nel quale i cittadini possano ritrovarsi per sperimentare altre forme di partecipazione, superando i limiti della partecipazione rivendicativa.
Un luogo nel quale gli attori sociali, tutti con pari dignità , parlano dei problemi comuni, di cui sono portatori gli uni e gestori gli altri.
Un luogo nel quale si possano formulare le prospettive della nostra città e del suo territorio, e sperimentarle, testarle insieme, cittadini ed amministratori, cittadini e istituzioni rappresentative.
Un luogo nel quale il pensiero e l’accademia scendono in strada, fra la gente, per verificare le elaborazioni teoriche, al cospetto delle reali necessità che i cittadini esprimono.
Un luogo nel quale ristabilire i giusti canali di comunicazione fra amministratori ed amministrati, fra cittadini e loro portavoce. Una comunicazione bidirezionale, non propagandistica,non manipolatrice nè mendace. Una comunicazione informativa che contribuisca a rendere i cittadini consapevoli.
Un luogo nel quale analizzare il problema sostanziale di creazione di una leadership nuova, che non ripeta gli schemi noti oggi conosciuti, nei quali ricadiamo anche noi quando ci ritroviamo nelle piazze, nei quali si sono arenati e sono finiti altri movimenti di successo, schemi che non prevedono la partecipazione dei cittadini, che non prevedono la sperimentazione di nuove strade e tecniche amministrative, ma che piuttosto tendono a sostituire volti e persone, individuando nel solito modo dei leader, inserendoli in meccanismi che alla fine non fanno che renderli tutti uguali.
Questo “luogo”, appuntamento fisso mensile, nella nostra ipotesi sarà il punto di partenza di iniziative di partecipazione, di azione sul territorio, legando al territorio geograficamente considerato la logica partecipativa.
Nella giornata del 10 settembre saranno presentati i risultati del questionario distribuito le scorso anno nei progetti casa dal gruppo del Tavolo Comunicazione dell’Assemblea Cittadina “Progetto C.As.A”.
E saranno forniti da varie voci degli spunti di buone pratiche e di esperienze fatte o in corso.
A seguire sarà come sempre compito dei presenti mettersi al lavoro, produrre proposte di azione o quant’altro.
Ritengo importante la presenza a questa prima giornata (e oltre) di quanti hanno già sperimentato forme di incontro analoghe e di quanti da anni si sono sentiti coinvolti in prima persona e hanno sentito l’urgenza del fare, del fare per risolvere, del fare per cambiare.
La presenza di quanti hanno un progetto, e lo vogliono far vivere nella condivisione. Di quanti hanno elaborato proposte e soluzioni.
Di quanti, facendo un passo avanti, si prestino ad una piccola trasformazione: da elite di pensiero ad avanguardia di un movimento più ampio, che riporti L’Aquila al centro dell’Italia come luogo di sperimentazione politica”.
Non c'è ancora nessun commento.