Doccia fredda: “Chiudere subito l’aeroporto”


L’Aquila – (di G.Col.) – DENUNCIA PERENTORIA DI ANISA E CONFSAL – MANCA LA MINIMA SICUREZZA ANTINCENDIO – COINVOLTE TUTTE LE AUTORITA’ – Si svolazza come se niente fosse da e per l’aeroporto dei Parchi, a Preturo, e appaiono anche notizie di voli da vip con aerei supersofisticati da 18 milioni di euro, a bordo ospiti del vicino Golf Club di Santi. Non sappiamo quanto consapevoli. Ogni cosa a rischio e pericolo di chi atterra e decolla. Nonostante l’impegno – sicuramente sincero – dell’assessore Arduini, l’estenuante viavai di scartoffie, di richieste e risposte, risse e scontri, cause e denunce, lo scalo non solo è lontano da un vero decollo (Arduini però garantisce il contrario e promette ai giornalisti: “Certo che si apre, sarete invitati“), ma dovrà rinunciare anche alla modesta attività che vi si svolge.
Le novità dove sono? Eccole, portano la data freschissima del 2 settembre e si materializzano in due lettere, di cui abbiamo preso visione ieri e che abbiamo prudentemente voluto verificare come documenti autentici. Lo sono. Una è dell’ineludibile sindacato dei vigili del fuoco, il CONFSAL, che chiede “la chiusura fino alla messa in sicurezza”, rileva che mancano le condizioni minime di sicurezza antincendio, e con la firma autorevole del segretario nazionale Franco Giancarlo, chiede formalmente al Ministero dell’interno, alla Procura, alla Prefettura, all’ENAC, alla Regione e alla ASL di darsi una mossa. Ovvero, disporre la chiusura. Subito, non fra chi sa quanto tempo.
L’altra lettera è firmata dal presidente dell’ANISA, Alessandro Pedone. Destinatari, gli stessi del messaggio dei vigili del fuoco. ANISA è semplicemente l’associazione delle imprese di sorveglianza antincendio, aderente a Confindustria. Cioè qualcuno che ne capisce. Le spiegazioni sono lunghe, le risparmiamo al lettore. Tutto comincia nel febbraio 2011. Richieste di verifica della regolarità del servizio antincendio all’aeroporto, carenze, “adempimenti inosservati”, ispezioni in assenza dei vigili del fuoco, carenze “si spera in buona fede” in alcune relazioni dalle conclusioni contestate. Il servizio antincendi appare “gravemente irregolare”, mancano – secondo ANISA – attrezzature e persino schiumogeni sufficienti. Si deve chiude subito, viene osservato. Carenze ancora presenti a giugno scorso. Servizi “non a norma per varie ragioni”, spiega ANISA. Il 2 settembre, in posizione concordante con quella del sindacato CONSAL, arriva perentoria richiesta di formale chiusura. Oggi è 4, non risultano risposte nè spiegazioni dal Comune o da altri. L’aeroporto ha continuato a funzionare.
Tutti si chiedono: si può andare avanti in questo modo? Si può credere a promesse sul decollo reale di questo scalo aereo? la città ne avrebbe grandi vantaggi. Ma non sa capire quando, perchè i colpi di scena si susseguono. Sappiamo che tutti manterranno il silenzio, cominciando dalle autorità e dalle istituzioni. Se qualcuno ha qualcosa da dire, siamo qui, contriti e dispiaciuti come tutti (ma ci sono anche gli incazzati a morte) di questa desolante vicenda che ha ferito gli aquilani.


04 Settembre 2011

Categoria : Cronaca
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