Testa su incontro UPI – Bersani
Pescara – “È il momento giusto per affrontare il problema della spesa degli apparati politici, intendo nazionali, regionali, provinciali e comunali, tuttavia è chiaro che bisogna fare una selezione: salvaguarderei gli enti costituzionalmente previsti, anche se necessitano comunque di una riorganizzazione, e andrei a tagliare la spesa pubblica laddove risulta elevata”. Così il presidente della Provincia Guerino Testa in merito alla riunione odierna dell’Upi, unione province italiane, con il segretario del Pd Bersani sui tagli agli enti locali e l’abolizione delle Province previsti nella manovra del Governo.
“Nel 2010, come dichiara l’Upi, gli organi politici provinciali sono costati 93milioni di euro a fronte di 6,5 miliardi di euro relativi al costo dell’intera macchina politica nazionale. Questi 93 milioni di euro nulla sono rispetto alla spesa prodotta da consorzi, aziende, società – dice il presidente – che si occupano, in alcuni casi, di materie su cui le Province hanno già competenze. Si potrebbe ipotizzare l’abolizione di questi ultimi: in tal modo il risparmio sarebbe pari a circa 2,5 miliardi di euro, cioè 22 volte di più rispetto a quanto si risparmierebbe eliminando le Province. Tra l’altro, questa ipotesi – prosegue Testa – non dovrebbe sottostare a quelle procedure che sono proprie della revisione della Carta costituzionale. E sono altresì favorevole all’eliminazione dell’Ato le cui competenze potrebbero essere trasferite alle Province o accorpare alcuni enti che abbiano profili uguali dal punto di vista territoriale e organizzativo per costituirsi in aree metropolitane con servizi unici. Auspico infine – conclude Testa – che il Governo prenda in esame la richiesta dell’Upi anche a proposito dei tagli che non devono essere indiscriminati perché questi costringerebbero gli enti a offrire meno servizi, impedendo, ad esempio, di creare posti di lavoro, e di investire sul territorio creando ricchezza”.
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