L’assemblea cittadina al sindaco
L’Aquila – DENUNCIATO SCEMPIO EDILIZIO A SAN SILVESTRO – L’assemblea cittadina ha indviato al sindaco Cialente una lettera aperta: “Premesso
- che nei giorni scorsi si è preso atto dell’ennesimo scempio urbanistico, perpetrato ai danni della storia, della cultura, della città e della costituente identitaria dei cittadini dell’Aquila, consistente in una gettata di cemento armato, nella storica piazza di San Silvestro, sotto la scalinata che conduce alla chiesa e di fronte al palazzo Branconio;
- che, al lato sinistro della Chiesa di San Silvestro e in porzione di territorio comunale, esiste da tempo un analogo manufatto, del quale non si conosce l’utilizzo futuro;
- che, a giudizio dei componenti l’Assemblea cittadina, questi gravi episodi denotano deplorevole carenza di vigilanza e controllo sul territorio del centro storico della città, che si vorrebbe classificata come patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, nonché candidata a diventare capitale della Cultura nel 2019;
- che i componenti l’Assemblea cittadina denunciano lo stato di abbandono del centro, che si persevera a delimitare ancora come “zona rossa” vietata alla fruizione della cittadinanza, mentre viene lasciato campo libero agli autori di furti di ogni genere, ed ora anche ai deturpatori del patrimonio storico-artistico.
Tutto ciò premesso e considerato , i cittadini, riuniti in assemblea, chiedono al signor Sindaco dell’Aquila:
1) se non intenda , in ossequio al principio di correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa, rendere pubblica la procedura seguita per il rilascio della concessione per il manufatto che deturpa Piazza San Silvestro chiarendo a quale autorità, amministrativa e dirigenziale, fa capo il procedimento autorizzativo intervenuto;
2) se il Consiglio Comunale ha deliberato la concessione dell’uso del suolo comunale e la conseguente variante urbanistica, e quali sono state le motivazioni per l’adozione dell’atto;
3) se non ritenga, alla luce di quanto sopra, agire con tempestività anche attraverso ordinanza, per chiedere la rimozione del manufatto e così ripristinare la fruibilità storico-artistico-culturale
dell’area;
4) se non intenda, quale primo cittadino e custode della storia della comunità, aderire alla iniziativa dell’Assemblea che, attraverso suoi rappresentanti, ha segnalato atti e fatti alla Procura della Repubblica, attraverso un esposto denuncia.
Si chiede cortese ed urgente risposta scritta”.
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