Abruzzesi e molisani del Piemonte
Carunchio – L’ANNUALE RITROVO E UN CASOLARE RECUPERATO – (di Mina Cappussi * – vedi servizio fotografico) - Carlo Di Giambattista, presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana del Piemonte e della Valle d’Aosta, ha voluto investire nella terra d’origine ristrutturando un casale che diventa il “Casolare Abruzzese” eco-compatibile ed eco-sostenibile, immerso nel verde magico e selvaggio d’Abruzzo. Il 13 agosto il raduno annuale e l’inaugurazione. Erano tanti gli abruzzesi e molisani, all’annuale ritrovo organizzato dalla Famiglia Abruzzese e Molisana del Piemonte e della Valle d’Aosta. Un appuntamento particolare, quello di quest’anno, perché coincide con il momento di inaugurazione di un casale completamente ristrutturato dal presidente del sodalizio, Carlo Di Giambattista, e messo a disposizione di coloro che, volendo trascorrere un momento di relax in Abruzzo, hanno a proprio fondamento il concetto della eco-sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.
La “rimpatriata” degli abruzzesi e molisani ha avuto luogo a Carunchio, uno dei borghi più belli d’Italia, famoso per l’infiorata, arroccato su un colle alla destra del fiume Treste, dal quale si gode un panorama che spazia dalla Maiella al Gargano. La rimpatriata è l’evento più antico promosso dalla varie Associazioni Abruzzesi italiane così come la Famiglia Abruzzese e Molisana è una delle prime associazioni fondate in Italia , nel 1979 a Torino , infatti , vedeva la luce la Famiglia, e si svolge ininterrottamente dal 1982, e per il prossimo anno in vista della trentesima rimpatriata ci sarà un evento speciale in Abruzzo per festeggiare la ricorrenza.
Ad accogliere i membri della Famiglia abruzzese e molisana e a testimoniare il sentimento che lega gli abruzzesi nel mondo alla loro terra il Sindaco di Carunchio, Gianfranco D’Isabella; il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il consigliere regionale d’Abruzzo e Presidente della IV commissione Nicola Argirò da sempre attento al ruolo delle Associazioni Abruzzesi, il consigliere della Provincia di Torino, Roberto Cermignani, il funzionario dell’Ufficio Emigrazione della Regione Abruzzo, Giuseppe Leuzzi, il dr. Eugenio Spadano, il dr. Toscano della Polstrada, il Presidente della Federazione Italiana Associazioni Abruzzesi (FIAA), Domenico d’Amico, e ancora altre autorità civili e religiose, i Presidenti delle varie Associazioni abruzzesi e molisane. L’anno scorso il ritrovo ha avuto luogo a Campitello Matese, nota stazione sciistica molisana, ospitato dal Sindaco di San Massimo, Alfonso Leggieri.
Il programma della giornata è stato particolarmente articolato e interessante. Il ritrovo dei partecipanti davanti la Chiesa di San Giovanni Battista, con una spettacolare vista sulla vallata. Qui il Sindaco di Carunchio, Gianfranco D’Isabella, e le autorità intervenute hanno dato il benvenuto a più di un centinaio di soci festanti. In apertura e chiusura della manifestazione il Maestro Luigi Petta ha suonato l’organo della Chiesa, uno dei più importanti del centro Italia. Il giovane musicista è tra l’altro in finale al concorso pianistico di Castrocaro, proprio in questi giorni.
Dopo i saluti ufficiali, intorno a mezzogiorno, il folto gruppo si è spostato presso il “Casolare Abruzzese”, il casale immerso nel verde dell’Abruzzo, anche se a pochi passi dal borgo di Carunchio. “Ho il piacere, e anche un pizzico di orgoglio – ha detto Carlo Di Giambattista – nel condividere con tutti voi l’inaugurazione di questa residenza di campagna che ho finito di ristrutturare dopo circa quattro anni di impegnativi lavori. Il Casolare Abruzzese è una struttura ad elevato valore di ecocompatibilità con conservazione delle caratteristiche abruzzesi classiche nello stile ma con tecnologie rispettose dell’ambiente. Questa opera, rappresenta la mia volontà di investire nella Nostra Terra convinto che possa essere di esempio per una futura architettura integrata nell’ambiente e nella tradizione”.
In effetti si tratta di un complesso che il l’Amministratore Delegato delle Cliniche Maria Pia Hospital e Santa Caterina di Torino ha ristrutturato nel rispetto del territorio, a basso impatto ambientale e paesaggistico, dotato di tecnologie tutte eco-sostenibili, dall’utilizzo di materiali ecologici, quali il legno e il sughero, al recupero dell’acqua piovana, alla fitodepurazione, al compostaggio dei rifiuti organici, all’utilizzo di pannelli fototermici e di un pannello fotovoltaico ad inseguimento da sei kilowatt. C’è anche un piccolo invaso per l’approvvigionamento idrico finalizzato all’irrigazione e, infine – cosa che non guasta – una piscina. Insomma, un vero e proprio paradiso, tranquillo e isolato, ma vicino al centro cittadino, immerso nella splendida natura un po’ selvaggia di questa parte d’Abruzzo.
La giornata si è poi chiusa, come sempre, con il pranzo sociale e, nel solco delle tradizioni locali, è stato servito un menù tipico: Antipasto all’Abruzzese, Tacconelle al sugo di pomodoro fresco, Fusilli al sugo di ventricina, Arrosto misto alla griglia, Contorni di insalata mista e patate al forno. “La Ventricina – ci spiega il dr. Di Giambattista – è un insaccato di altissimo pregio tipico della zona”. Per chiudere in allegria e divertimento è tradizione la lotteria con sorteggio dei premi offerti dall’Associazione e dal Sindaco. Un pranzo silenzioso, tutti intenti a gustare le prelibatezze d’Abruzzo? Assolutamente no. Ad allietare il pranzo, infatti, la divertente e allegra Band di Andrea Marcello. “Conto di ritrovarvi in tanti anche in futuro – conclude lo sprintoso medico alla guida della Famiglia Abruzzese e Molisana del Piemonte – per passare in buona compagnia una bella giornata nel verde delle colline del Vastese”.
*direttore di Un Mondo d’Italiani, International Daily Magazine
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