Caporale su parco costa teatina
Chieti – I comuni interessati e la provincia hanno 30 giorni per definire i confini del Parco Nazionale della Costa Teatina ed individuare quell’area di macchia mediterranea, arredata dai bellissimi trabocchi, alla base del rilancio dell’economia ittico-agro-pastorale che rende la nostra costa unica e vocata al turismo di qualita’. “Gli amministratori legati alle speculazioni edilizie, alla cementificazione, ai voti dei cacciatori – afferma Walter Caporale, foto, Capogruppo regionale dei Verdi – sono restii al rilancio dell’area e traccheggiano. I Comuni ricadenti nel Parco hanno la grande opportunita’ di valorizzare l’esistente e di rivalutare i prodotti della zona che saranno, in futuro, i prodotti di un Parco Nazionale ad alto valore di scambio. Lo hanno capito i ristoratori, gli albergatori, i balneatori, gli agricoltori piu’ attenti, chi abita all’interno del Parco – che si vedra’ rivalutare le proprieta’ – gli amministratori lungimiranti ed i cittadini che vogliono godere delle riserve, dei lidi e delle bellissime calette che abbiamo la fortuna di avere nel territorio. Lo vogliono i Vescovi della Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise (Ceam) – prosegue Caporale – che sottolineano l’importanza del Parco per scongiurare le richieste di trivellazione e trasformazione di idrocarburi. I Comuni procedano alla perimetrazione del Parco e annettano all’interno quanto piu’ possibile. Ogni metro quadrato – conclude Caporale – sara’ oro e la fortuna di chi abita all’interno del Parco”. (AGI) Com/Ett
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