Cacciata auto? “OK, ma si naviga a vista”
Pescara – 2011, ESTATE DI DANNI E PROBLEMI – Magari sulle cose importanti bisognerebbe pensare un po’ di più e organizzare meglio, senza sospette urgenze per far vedere ai cittadini che si è solerti. E’ il senso delle critiche all’iniziativa della “cacciata” parziale delle auto, attuata ieri. “Lodevole l’idea di sperimentare un futuro senza auto sulla riviera. Ma la sensazione che a Pescara si navighi a vista e senza preventiva programmazione degli interventi esce rafforzata”. Lo afferma il segretario della Fab-Cna, Cristiano Tomei, foto, secondo il quale la decisione di pedonalizzare in modo integrale la riviera nord della citta’ nell’ultima domenica di agosto, almeno a leggere gli odierni resoconti di stampa, si presenta con ombre pari alle luci: “Perche’ se in linea di principio immaginare un futuro senza gas di scarico sulla principale passerella turistica cittadina e’ giusto – osserva Tomei – dall’altra occorre anche tener conto delle diverse esigenze e dei diversi interessi in campo: che sono certo quelli di residenti e turisti, ma anche quelli degli esercenti le diverse attivita’ turistiche che insistono sul mare e sulla spiaggia. Se molti gestori di stabilimenti lamentano una forte caduta degli incassi, vuol dire che qualcosa non ha funzionato a dovere”. Secondo Tomei, dunque, “occorre preparare per tempo, e non dall’oggi al domani, i diversi interventi collegati a provvedimenti tanto drastici: predisposizione di parcheggi e bus navetta, messa a punto di attivita’ di animazione, tempestiva e capillare attivita’ di informazione. Ingredienti che e’ difficile rintracciare tutti insieme nella giornata senza auto di ieri”. A detta del segretario dell’associazione dei balneatori aderente alla Cna, e’ necessario impostare sin d’ora la prossima stagione turistica pescarese, con il conforto e il contributo delle diverse posizioni in campo: “La stagione che sta volgendo al termine – conclude – e’ stata segnata da gravi criticita’, come l’abbandono dello scalo marittimo pescarese, per i collegamenti con la costa croata, provocato dalle condizioni di impraticabilita’ del porto. Decisioni che hanno danneggiato l’economia turistica cittadina in modo profondo. Per questo, il futuro deve essere segnato da scelte che abbiamo la caratteristica della programmazione e della condivisione”.
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