Val Pescara a fuoco, come sempre
Pescara – (Foto: un vigile impegnato contro il fronte del fuoco, e sotto ciò che resta del suolo boscoso dopo il fuoco) – Incendi uno dopo l’altro, spesso contemporanei in diverse località della medesima area. Incendi che mai scoppiano in zone deserte e remote, senza strade e sentieri, sempre invece dove si trovano strade, sentieri, tracciati sterrati comunque percorribili. Come dire incendi causati, appiccati a bella posta. Piromani. Gente eternamente senza volto, sicura di impunità , sfuggente. Da ieri la Val Pescara brucia: tutto secco, tutto riarso, temperature che si avvicinano ai 40 gradi. Un inferno. Questa mattina il bollettino del fuoco indica alcune località più colpite di altre: Alanno, Brittoli, Nocciano (fiamme non lontane da case e fattorie), Torre dei Passeri (fuoco prossimo al percorso dell’autostrada A-25, sarà un caso?). In cenere ettari di boscaglia, ma non solo anche alberi da frutto, querce e ulivi. Il fuoco viene domato e rispunta nel sottobosco, dove le ceneri bollenti e i tizzoni covano e si rianimano con il ventro. Un lavoro improbo e in condizioni difficili, da parte di centinaia di uomini con varie divise addosso, più i volontari. Diversi i mezzi aerei impiegati: fanno la spola tra il mare di Francavilla e i roghi. Scaricano acqua e liquidi ritardanti. Il tutto costa un botto di quattrini, e lascia danni e ferite profonde all’ambiente. La solita musica di ogni estate, in un Abruzzo sempre meno verde. Si aspetta la pioggia e qualcuno farebbe anche qualche danza propiziatoria, se servisse.
Non c'è ancora nessun commento.